VERSO IL VOTO

Damilano tifa centrosinistra (a Milano)

Fa discutere l'uscita dell'imprenditore scelto dalla Lega per conquistare Torino: "Non me ne voglia Bernardo, ma se dovesse vincere Sala... Lui è un manager, quando ci parliamo non c'è bisogno di spiegarci". A buon intenditor poche parole

“Non me ne voglia Bernardo, ma se dovesse vincere Sala... Lui è un manager, quando ci parliamo non c’è bisogno di spiegarci”. Dice che non è un endorsement per il sindaco ricandidato di Milano per il centrosinistra, Beppe Sala, semmai un attestato di stima verso una persona che conosce da tempo, ma di certo le parole di apprezzamento che Paolo Damilano, aspirante primo cittadino di Torino della coalizione di centrodestra, pronuncia sulla competizione del capoluogo lombardo suonano un tantino strane. Dichiarazioni che, a quanto pare, non sono affatto piaciute ai partiti che lo sostengono. Un modo, quello di Damilano, per riaffermare la sua indipendenza e la caratura civica della sua discesa in campo? Chissà. “Sala è un manager, quando ci parliamo non c’è bisogno di spiegarci”, spiega l’imprenditore acqua&vino a un confronto (a distanza) organizzato dagli Ordini professionali col competitor di centrosinistra Stefano Lo Russo. Insomma, Luca Bernardo il medico indicato da Lega e Fratelli d’Italia per Palazzo Marino non è nelle sue corde: “Noi viviamo di relazioni, le relazioni creano opportunità”, aggiunge Damilano che spiega, in caso di vittoria, di voler “diventare amico dei sindaci europei”. Come Sala.

print_icon