THE WINNER

Tutti gli uomini (e le donne) del sindaco

Dai coordinatori della campagna elettorale, Campana e Valle, al portavoce Notarangelo. Il team che ha accompagnato Lo Russo nell'allungo finale

L’ultimo arrivato è stato Ivan Notarangelo, il comunicatore che mancava alla campagna elettorale di Stefano Lo Russo, colui che già si era occupato dei rapporti con i media per Piero Fassino nel 2016, Davide Gariglio quando era segretario del Pd e capogruppo a Palazzo Lascaris, nonché collaboratore di Mercedes Bresso tra la Regione e Bruxelles. A differenza di cinque anni fa, l’esito di questa campagna è stato positivo e una parte del merito va anche a lui che a giugno ha lasciato il suo impiego a Roma per trasferirsi a Torino al fianco del professore nonostante fossero quelle settimane turbolente, caratterizzate dall’assenza di quattrini e rapporti difficili con gli alleati. Mentre Paolo Damilano sembrava destinato a una lunga cavalcata trionfale. Nonostante tutto Notarangelo accettò la proposta e ora per lui si profila un ruolo da portavoce del primo cittadino nella nuova amministrazione di centrosinistra.

È una squadra che si è compattata giorno dopo giorno quella che ha sostenuto Lo Russo in questi mesi di campagna elettorale, un gruppo formato in parte dai fedelissimi di sempre come Sergio Fessia, tra i pochi di cui Lo Russo si fida in modo incondizionato considerandolo non solo un collaboratore, ma un amico. Un’amicizia nata sotto gli occhi di don Aldo Rabino, il prete granata che per lungo tempo è stato l’anima dell’Operazione Mato Grosso; poi anni di collaborazione a Palazzo Civico, negli uffici del gruppo dem, nell’assessorato all’Urbanistica – quando Lo Russo è stato promosso nella squadra di Fassino – e infine gli ultimi cinque anni di nuovo in Consiglio. È stato lui ad avere in mano la cassa, era il mandatario delle affissioni, figura strategica e delicata di ogni campagna elettorale. C’è da scommetterci che continuerà a fargli da angelo custode anche ora che è sindaco.

Il coordinamento della campagna è stato affidato a Valentina Campana, direttore di Urban Lab, con cui Lo Russo aveva lavorato negli anni in cui era a capo dell’Urbanistica. Per lei c’è chi immagina un futuro da Capo di Gabinetto, altra figura centrale di ogni amministrazione comunale, mentre un ruolo nello staff dovrebbe toccare ad Antonella Massia, anche lei proveniente da Urban Lab, che in questi mesi si è occupata della propaganda e della logistica.

Il trait d’union tra il comitato e i partiti della coalizione è stato Daniele Valle, consigliere regionale dem e coordinatore politico della campagna elettorale. Con lui Lo Russo ha gestito le partite più delicate e di lui ha imparato a fidarsi ogni giorno di più. Un rapporto consolidato tra cene ed estenuanti riunioni con i rappresentanti delle altre liste in cui Valle ha fatto ricorso a tutte le sue doti diplomatiche per cucire laddove ogni giorno qualcuno strappava. Valle è stato tra i primi a schierarsi all’indomani della rinuncia del rettore del Politecnico Guido Saracco, assieme al senatore Mauro Laus e al segretario del partito provinciale Mimmo Carretta. È questo il nucleo di quella maggioranza che a Torino ha saputo tenere testa alle pressioni romane per un’alleanza con il Movimento 5 stelle.

A mezza via tra organizzazione e politica ci sono altre tre figure: Mara MilanesioMalvina Brandajs e Saverio Mazza. La prima è dipendente del Pd sin dalla sua costituzione; entrata come persona di fiducia del primo segretario regionale, Gianfranco Morgando, ha lavorato sempre al fianco di Lo Russo che in quegli anni aveva assunto il ruolo di coordinatore della segreteria. Milanesio si è occupata della gestione dei volontari, “le magliette rosse”, e della mobilitazione degli iscritti oltre a presidiare la sede del comitato elettorale. Brandajs, già collaboratrice di Lo Russo in via Meucci, ha invece gestito l’agenda del candidato e gli incontri nei quartieri. Mazza, infine, è il segretario organizzativo della Federazione torinese del Pd, colui che si è caricato buona parte delle incombenze burocratiche legate alla campagna.

Li ha citati uno per uno nei ringraziamenti a caldo dopo il successo elettorale. Due di loro, Campana e Valle, li ha voluti accanto a lui mentre pronunciava le prime dichiarazioni. Saranno queste le figure da cui Lo Russo sindaco partirà per dare una ossatura alla sua amministrazione.  

print_icon