ECONOMIA DOMESTICA

Il Piemonte scommette sull'idrogeno

Missione romana del governatore Cirio ai ministeri della Transizione ecologica e delle Infrastrutture. L'ambizioso (e per ora solo sulla carta) progetto di far diventare la regione una "hydrogen valley". Nel piano coinvolti Politecnico e aziende del territorio

L’idrogeno, con automotive, aerospazio e intelligenza artificiale, è uno dei quattro asset strategici su cui il Piemonte punta per sviluppare il proprio futuro economico e industriale: mettere in rete le competenze presenti sul territorio e trasformarlo in una delle “hydrogen valley” che l’Italia punta a sviluppare. Il tema è stato protagonista della missione oggi a Roma del governatore Alberto Cirio e dell’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi ai ministeri della Transizione ecologica e delle Infrastrutture. “È stata una giornata molto positiva che ci ha dato la possibilità di approfondire gli investimenti e le misure in arrivo per sviluppare quello che per noi rappresenta uno dei settori strategici – spiegano il presidente Cirio e Gabusi – con  la struttura del ministro Cingolani abbiamo analizzato le linee di intervento e le relative risorse in campo. Con il ministro Giovannini, oltre a confrontarci sui progetti per l’idrogeno, abbiamo fatto il punto in generale sulle risorse che il Piemonte ha o potrà avere a disposizione e sul modo per ottimizzarle, a cominciare ad esempio dai fondi Fsc che potranno essere usati in modo complementare rispetto a quelli del Pnrr”. Fattii conti, la richiesta per sviluppare il progetto è di 150 milioni.

Diverse le linee di intervento su cui il Piemonte punta per rendere il territorio leader italiano nella filiera dell’idrogeno. Innanzitutto la ricerca, su cui la Regione con il Politecnico di Torino, gli atenei  e l’Environment Park rappresenta già un punto di riferimento per il settore. In secondo luogo la produzione vera e propria di idrogeno verde da fonti rinnovabili, per cui possono essere utilizzate aree industriali dismesse. Su questa misura è previsto un investimento complessivo per tutta Italia di 500 milioni di euro, di cui una parte può essere attratta in Piemonte. A questo si aggiunge anche la produzione dei treni, che in regionevede già la presenza a Savigliano di uno dei leader del settore, la Alstom. Per incentivare l’uso di idrogeno si punta, poi, alla conversione dal diesel di alcune linee ferroviarie.Il Piemonte ha presentato la documentazione sia per una linea storica come la Cuneo-Ventimiglia o la Novara-Biella collegata a uno dei poli della logistica, che per altre linee ferroviarie dismesse da tempo e riutilizzabili anche a scopo turistico. 

Infine, altro incentivo riguarda la possibilità di convertire parzialmente a idrogeno misto a gas il consumo di energia del settore industriale, in particolare di quello alimentare, del cemento e del vetro. Linea su cui verranno investiti in tutta Italia circa 450 milioni di euro, integrabili a livello regionale con le risorse europee del Fesr. “La Regione oggi ha posto le basi per presentare entro la fine dell’anno un progetto che unendo ai fondi del Governo quelli del Pnrr punta a trasformare il Piemonte nella hydrogen valley italiana con un percorso completo che va dalla ricerca, alla produzione, al consumo di idrogeno”, concludono Cirio, Gabusi e l’assessore Matteo Marnati assicurando il coinvolgimento di Politecnico e dei partner scientifici, istituzionali ed economici.

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