LOTTA AL COVID

"Lockdown solo per i no vax"

A giudizio di Cirio eventuali restrizioni per la terza ondata Covid dovrebbero riguardare solo chi non si è vaccinato: "Non possono pagare tutti". Da domani terza dose per i sanitari anche nelle farmacie

Il Piemonte come l’Austria? Dipendesse da Alberto Cirio dovrebbero essere i non vaccinati a stare in casa qualora ci fosse bisogno di nuove restrizioni per via della quarta ondata di Covid. Una posizione condivisa anche con altri governatori del Nord come Massimiliano Fedriga, del Friuli Venezia Giulia e coordinatore della Conferenza delle regioni, Giovanni Toti della Liguria e Attilio Fontana della Lombardia (possibilista Stefano Bonaccini dell'Emilia-Romagna, mentre frena il veneto Luca Zaia). D’altronde sono proprio loro, per la maggior parte, che stanno riempiendo di nuovo gli ospedali, provocando costi aggiuntivi per la sanità pubblica e una pressione insostenibile sugli ospedali.

“Se ci saranno nuove restrizioni, queste non potranno essere pagate da chi si è vaccinato, perché sarebbe una ingiustizia profonda – ha detto Cirio all’inaugurazione dell’Anno Sportivo Piemontese –. Chi si è vaccinato ha dato prova di fiducia nelle istituzioni e io credo che questa fiducia debba essere ripagata”. Poi ha proseguito: “Oggi il Piemonte è una Regione virtuosa, ancora green sotto il profilo della sicurezza sanitaria. Possiamo stare qui in presenza perché abbiamo fatto tanti sacrifici e ne facciamo ancora: ci siamo impegnati nella campagna vaccinale, ribadisco che bisogna vaccinarsi”. “E con orgoglio – ha concluso Cirio – dico che il Piemonte è la prima Regione in Italia per numero di terze dosi inoculate ai propri cittadini. Questo è un segno di grande rispetto delle regole e di grande senso di responsabilità”.

Da domani il personale che opera in presenza nelle strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private potrà effettuare la terza dose di vaccino anche nelle farmacie che hanno aderito alla campagna del Piemonte. Dell’elenco, che sarà disponibile sul sito della Regione Piemonte unitamente alla nota inviata a Federfarma ed Assofarm, fanno parte numerose figure professionali: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri, veterinari, biologi, odontoiatri, chimici, fisici, farmacisti, personale tecnico sanitario, psicologi, studenti universitari, personale con funzioni riabilitative e molti altri.

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