QUESTIONE GRANDA

Provinciali, a Cuneo il Pd prepara il cappotto a Cirio

Naufragata l'ipotesi di un listone modello Draghi, il 18 dicembre si va al voto con quattro liste. Il centrodestra in difficoltà anche per la spaccatura in Fratelli d'Italia. E Borgna dà una mano al governatore (sovraesposto) aprendo un seggio ad Alba

Un cappotto che, a dispetto della stagione, risulterebbe scomodo assai per il centrodestra e decisamente troppo pesante per Alberto Cirio. È quello che il centrosinistra prova a preparare al fronte avversario nelle elezioni provinciali della Granda. Naufragato il listone modello maggioranza Draghi, cara al presidente della Regione e all’altro protagonista, ovvero il sindaco di Cuneo nonché presidente della Provincia fino alla prossima primavera Federico Borgna, il voto di sabato 18 dicembre vedrà sulle schede dei 2.650 consiglieri e sindaci rappresentanti dei 247 Comuni del territorio quattro liste per eleggere i 12 consiglieri provinciali. Uno scenario che vede in campo, oltre ai due fronti classici, la lista Granda in Azione del deputato calendiano Enrico Costa (non schierata né con l’uno né con l’altro) e una formazione frutto della spaccatura del centrodestra e, in particolare, di Fratelli d’Italia.

La costituzione della lista Piccoli Comuni della Granda, sorta nell’ambito dell’associazione Octavia che riunisce un gruppo di municipi nella zona di Savigliano, porta la regia e l’imprimatur della deputata cuneese di FdI Monica Ciaburro e viene letta come ulteriore conferma del difficile rapporto della parlamentare con il capogruppo del suo partito in Consiglio regionale Paolo Bongioanni. Che i due non si sopportino è cosa nota, altrettanto chiaro è che questa incompatibilità, avendo portato a spaccare il partito all’appuntamento elettorale, finirà per indebolire il centrodestra fornendo un ulteriore vantaggio a un avversario già in partenza più forte.

Un fianco destro diviso che indebolisce  Ripartiamo dalla Granda (raggruppamento di Lega e Forza Italia), a fronte della formazione La nostra Provincia con cui il centrosinistra prepara la strada al sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni, segretario provinciale del Pd in pectore, per raccogliere il testimone della presidenza da Borgna, ormai proteso verso la presidenza della Fondazione Cr Cuneo, con il placet (e qualcosa di più) di Cirio.  

A proposito, non pare casuale tantomeno motivata solo da ragioni ufficiali, la decisione dell’attuale presidente della Provincia di forzare se non le regole certamente la prassi istituendo per la prima volta un secondo seggio elettorale e collocandolo proprio nella città del governatore. Borgna, infatti, ha stabilito, tra più di una perplessità, di consentire il voto anche nei locali del municipio di Alba. “Per evitare assembramenti e ridurre di spostamenti”, è scritto nell’atto. Tra le righe si legge una mano offerta all’amico governatore che su queste elezioni si sta impegnando ed esponendo molto, alzando il rischio per lui nel caso, tutt’altro che improbabile di sconfitta.

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