DIRITTI & ROVESCI

Case popolari occupate,
parte il piano sgomberi

Quasi duecento gli alloggi occupati illegalmente a Torino. Vertice dal Prefetto tra istituzioni e Atc. Il presidente Bolla: "Troppa insicurezza e disagio a causa di espisodi di degrado e disturbo nei nostri complessi"

Continuano a crescere, “pur essendo in numero contenuto”, le occupazioni abusive di case popolari nell’area metropolitana torinese, dove su un totale di 28.422 appartamenti sono 196 quelli occupati (190 su 18.512 a Torino). I dati sono stati illustrati da Atc in una riunione del Cosp - Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – dedicata proprio a questo tema e durante la quale è stato deciso di riattivare l’operatività del tavolo interistituzionale Regione Piemonte, Città di Torino e Atc per iniziare a calendarizzare gli sgomberi da individuare in modo mirato. Al vertice era presente anche il prefetto Raffaele Ruberto che ha garantito massimo sostegno per le operazioni di sgombero degli alloggi.

Gli occupanti prendono di mira appartamenti temporaneamente sfitti, perché appena liberati o interessati da lavori di ristrutturazione per poter essere nuovamente assegnati. Al momento sul patrimonio gestito dall’Atc di Torino ci sono circa 750 appartamenti che necessitano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per poter essere riassegnati alle famiglie. A questi se ne aggiungono altri 250 dove i lavori sono già in corso o stanno terminando e che nelle prossime settimane saranno perciò disponibili per nuove famiglie di inquilini. Nel 2020 sul patrimonio amministrato a Torino e provincia erano stati ristrutturati e rimessi in disponibilità 461 appartamenti. Nel 2021, anche grazie ad uno stanziamento ad hoc della Regione Piemonte, sono stati invece 891. L’Agenzia ha inoltre disposto un investimento di 800mila euro per un “pacchetto sicurezza” per il triennio 2022-23-24 che preveda l’installazione di impianti di antifurto, porte e serrature blindate per gli appartamenti più a rischio occupazione.

“Ogni giorno la nostra Agenzia riceve sollecitazioni da parte di inquilini che lamentano una condizione di generale insicurezza all’interno dei complessi e il proprio disagio per la sostanziale impossibilità a porre un freno a episodi di degrado e di disturbo. Scontri verbali, abbandono di rifiuti, danneggiamenti che alimentano l’esasperazione degli abitanti “regolari” – spiega il presidente dell’Atc di Torino, Emilio Bolla –. Sono molto soddisfatto dell’incontro che ci ha permesso di rappresentare il problema, di cui tutte le istituzioni coinvolte si stanno interessando”.

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