GRAN TORINO

Città Metropolitana, Lo Russo sceglie un vicesindaco No Tav

Il primo cittadino di Condove Jacopo Suppo sarà il braccio operativo nell'ex Provincia. Dalle battaglie contro la Torino-Lione alla fascia tricolore. Alla consigliera torinese del Pd Greco Bilancio e Istruzione. Entrano in "giunta" anche Moderati e Sinistra

Arriva dalla Valsusa il vicesindaco della Città Metropolitana di Torino ed è un No Tav. Si tratta di Jacopo Suppo, 39 anni, primo cittadino di Condove dal 2019: su di lui è caduta la scelta di Stefano Lo Russo che per gestire l’ex Provincia ha deciso di affidarsi a sei consiglieri delegati (tre uomini e tre donne) in una sorta di giunta in cui trovano spazio anche i Moderati e la Sinistra.

Il nuovo assetto della Città Metropolitana è stato comunicato oggi da Lo Russo agli undici consiglieri di Città di Città, la lista del centrosinistra che costituisce la sua maggioranza, alla vigilia del Consiglio d’insediamento in programma domani. Al suo fianco, come ormai da tradizione, il consigliere regionale Daniele Valle che lo ha supportato anche in questa fase dopo essere stato il responsabile politico della campagna elettorale. La scelta di Suppo – che avrà come deleghe Lavori pubblici, Infrastrutture, Sviluppo montano e Partecipate – arriva dopo quasi un mese di riflessione e colloqui in cui il “sindaco dei sindaci” ha voluto incontrare uno per uno i consiglieri eletti nelle urne del 19 dicembre scorso. Una decisione dettata dalla volontà di dare voce a una valle che dovrà giocoforza avviarsi verso la normalizzazione dopo un ventennio di guerriglia sui binari dell’alta velocità. Suppo è sempre stato un contestatore del supertreno, pur rappresentando quell’ala di amministratori dialoganti capeggiata da un altro dem, il presidente dell’Unione Montana Pacifico Banchieri, regista della candidatura del sindaco di Condove. Fulminato sulla via di Lione o “rinnegato” come i cristiani convertiti alla corte di Costantinopoli, Suppo è tra quei sindaci che un anno fa hanno riportato l’Unione Montana valsusina all’interno dell’Osservatorio, percorrendo per primi la strada che poi avrebbe solcato anche Torino all’indomani dell’elezione di Lo Russo.

Con l’elezione di Suppo si apre una fase nuova anche nei rapporti con la Valsusa: una fase in cui si prende coscienza che la Tav è ormai un’opera irreversibile, dalla quale non si torna indietro, e in cui i sindaci sno chiamati a gestire assieme alle istituzioni locali e nazionali le opere di accompagnamento, cioè le compensazioni messe a disposizione dal governo centrale. Un dialogo testimoniato anche dall’incontro dello scorso 20 dicembre tra i sindaci valsusini e il commissario straordinario Calogero Mauceri.

Non ottiene la poltrona di vicesindaco ma deleghe pesanti Caterina Greco, espressione della Sala Rossa e della corrente “fassiniana” di Raffaele Gallo che si occuperà di Bilancio e Istruzione. Sovraesposizione per il Canavese che sarà rappresentato dai sindaci di Castellamonte Pasquale Mazza (Pianificazione territoriale e Trasporti) e Strambino, Sonia Cambursano (Attività produttive e Turismo). Con loro anche il primo cittadino di Vinovo, il moderato Gianfranco Guerrini (Ambiente) e la consigliera comunale di Nichelino Valentina Cera (Politiche giovanili e Politiche sociali) Infine sarà una donna a guidare il gruppo in Consiglio: Rossana Schillaci, candidata sindaco di Venaria Reale di cui è consigliere comunale, che riceve il testimone da Roberto Montà, anche lui espressione della Zona Ovest di Torino.

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