CULTURE CLUB

Dalla Raggi a Torino, il nuovo direttore del Polo del 900

Negli ultimi cinque anni è stato il braccio destro degli assessori alla Cultura di Roma, ora Paoletti prende le redini della Fondazione di via del Carmine. Rileva il testimone da Bollo che qualcuno voleva nella giunta di Lo Russo

È stato consulente dell’amministrazione pentastellata di Virginia Raggi, ora è il nuovo direttore del Polo del Novecento. C’è già chi storce il naso a Torino per la nomina di Emiliano Paoletti, romano, classe 1974, con un curriculum fatto di grandi eventi, festival, mostre e vernissage. A mezza via tra Goffredo Bettini, dominus del Pd capitolino, e il Movimento 5 stelle con cui ha collaborato nell'ultimo lustro, Paoletti è stato indicato dal consiglio di amministrazione della Fondazione al termine di una selezione pubblica cui hanno partecipato 28 candidati esaminati da una commissione esterna che ha poi proposto al cda, presieduto dall’ex parlamentare diessino Sergio Soave, una rosa di cinque nomi. Ed è proprio sfogliando i petali di questa rosa che è emerso il profilo di Paoletti, laureato in Storia contemporanea all’Università di Bologna, che si presenta come progettista culturale e che vanta, tra le varie attività, il recupero del Mattatoio a Testaccio, noto quartiere di Roma.

Un bel salto, dall'ultima alla prima capitale d'Italia. Percepirà un compenso di circa 80mila euro all'anno. Dal 2017 al 2021 è stato a Capo della segreteria dell’assessorato alla Cultura della Capitale, prima con Luca Bergamo – che è stato anche vicesindaco – e poi con Lorenza Fruci, ex compagna di liceo di Raggi che l’ha affiancata nel crepuscolo del suo mandato tra gennaio e ottobre dello scorso anno.

Quando era segretario generale della Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo (Bjcem), c’è stato chi a Roma fece il suo nome addirittura come assessore alla Cultura: era il 2014 e l’allora sindaco Ignazio Marino cercava da settimane la persona giusta per quella casella. Più o meno quello che è capitato al suo predecessore Alessandro Bollo in tempi più recenti, quando il neo sindaco Stefano Lo Russo era alle prese con la formazione della giunta, ma entrambi, evidentemente, hanno avuto sponsor non abbastanza influenti.

print_icon