ANGUSTA TAURINORUM

Far ripartire Torino è un'impresa,
ma Lo Russo incassa la fiducia

Sindacati e organizzazioni datoriali plaudono il metodo del confronto adottato dall'amministrazione di Palazzo civico e garantiscono "massima collaborazione". Per il sindaco non è però una cambiale in bianco, ora si attendono atti concreti

Condivisione del metodo e nel merito e “massima disponibilità a lavorare insieme”. Questa la posizione dei vertici delle organizzazioni economiche e professionali che questa mattina hanno incontrato, dopo il confronto di ieri con i sindacati, Terzo Settore e mondo culturale e sportivo, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo per ascoltare l’illustrazione del bilancio previsionale 2022-2024 e l’idea di città dell’amministrazione. “Apprezzo il metodo e la chiarezza – dice il presidente della Camera di Commercio, Dario Gallina –. Da parte nostra massima disponibilità, per dare un ruolo e una identità nuove alla città anche nel contesto internazionale. Il risultato è determinato dal lavoro che facciamo insieme”. Anche il presidente di Confesercenti, Giancarlo Banchieri, condivide il metodo del confronto, “che è quello che chiediamo da anni, ma anche il merito – aggiunge –, arrivare a mettere conti a posto in modo strutturale è quello che tutti auspichiamo”. E chiede che per i futuri cantieri “si pensi già ora a un modo per tenere in piedi le attività commerciali” e di “rivedere il contratto servizio con Amiat perché i costi sono troppo elevati”. Pronti a fare la loro parte anche Ascom Confcommercio che per voce del direttore generale Carlo Alberto Carpignano mette l’accento sul “lavorare una ricaduta sulla città di tutti gli eventi”. “La sintesi – riassume il presidente di Api Torino, la piccola impresa, Corrado Alberto – è riuscire di nuovo ad avere una città attrattiva e siamo disponibili a farlo insieme”.

Di “una nuova fase per Torino” parla il presidente dell'Unione Industriali di Torino, Giorgio Marsiaj: “Abbiamo bisogno di condividere l’obiettivo, ossia la ripartenza economica e la ricucitura sociale, che devono stare insieme. Ieri abbiamo visto un esempio, che non voglio commentare, ma che è segno che dobbiamo stare più vicini ai ragazzi”, ha detto il numero uno di via Fanti in riferimento all’assalto della propria sede da parte degli studenti. “Dobbiamo lavorare insieme pensando a un percorso di crescita nei prossimi anni – prosegue –. Il 2022 deve essere l’inizio di un percorso che vede il Paese e la città tornare a un ruolo di leadership e ripartire tenendo insieme crescita economica e tenuta sociale. È inaccettabile oggi il tasso di disoccupazione di Torino, soprattutto giovanile, dobbiamo stare più vicini ai ragazzi. Tutti insieme sono sicuro che faremo un grande lavoro”.

Insomma, un plauso alle buone intensioni dell’amministrazione Lo Russo, quello arrivato dai cosiddetti corpi intermedi al termine di questa due giorni di confronto. “La cosa importante è che questo bilancio tiene insieme investimenti, ricucitura sociale e ricucitura infrastrutturale, perché tutti gli investimenti, a partire dalla metro o tpl, sono importanti non solo perché ricuciono la città dal punto di vista fisico ma anche sociale”, aveva affermato ieri la segretaria generale della Cgil Torino, Enrica Valfrè. I rappresentanti dei sindacati confederali giudicano in modo positivo il confronto. “Il metodo è buono – commenta il segretario della Cisl Torino Canavese, Domenico Lo Bianco –, prosegue il confronto e auspichiamo veramente che si possa ripartire. Nella costruzione del previsionale apprezziamo molto il mantenimento del welfare sociale, che anzi viene potenziato. È chiaro che tutto è subordinato ad alcune scelte che l’amministrazione dovrà fare, come rinegoziare i mutui o l’efficientamento della macchina comunale”. Un aspetto evidenziato anche dal segretario della Uil piemontese, Gianni Cortese, che apprezza la scelta di “non depotenziare la partecipazione della Città nelle società come Iren e Gtt. Lo stato dei conti è difficile ed è evidente che alcune scelte vanno fatte e per noi sono quelle che non penalizzano i ceti più deboli. Confidiamo si inauguri un nuovo sistema, che in passato non c’è stato, di confronto in cui noi possiamo far pervenire le istanze che provengono da coloro che vogliamo rappresentare”. Scelta obbligata, quella di ripianare i conti, cosa che non avverrà in tempi brevi, avverte Valfrè, “situazione favorevole perché arriveranno le risorse del Pnrr e quindi permette di agire sul bilancio comunale per fare cose importanti come, per la prima volta, fermare la riduzione del personale e incrementarlo e far crescere le risorse su settori come cultura e servizi sociali”.

Leggi qui i dati del Bilancio previsionale del Comune

Da par suo, il primo cittadino ha voluto rimarcate l’impronta inclusiva e “partecipata” del suo modello di governo. “Il nostro è un progetto di città che si fa insieme. Serve riportare ordine dentro la modalità di interlocuzione con i corpi intermedi, relazionarsi alle strutture organizzate della città e ho trovato in questi due giorni condivisione di questa volontà. Le difficoltà ci sono ma se c’è uno spirito comune riusciamo a farcela”. È comprensibilmente soddisfatto il sindaco dell’esito di questa due giorni di confronto. “È una modalità di lavoro che deve essere la cifra che caratterizzerà i prossimi anni. Abbiamo voluto raccontare il bilancio con chiarezza prima della sua approvazione, dare un quadro di cornice alle azioni che metteremo in campo, consapevoli che è un quadro impegnativo e che non è detto che crei consenso o like sui social, ma vogliamo far ripartire Torino. Siamo a disposizione per raccogliere suggestioni, critiche, ulteriori elementi, non solo oggi ma nei prossimi anni. È una stagione complicata e l’elemento che farà la differenza a livello locale è compattarsi e lavorare insieme per il bene comune. L’ambizione che dobbiamo avere tutti – conclude Lo Russo – è recuperare lo spirito di Torino dando corpo a una grande occasione con conti in ordine, grandi investimenti, idee chiare di come investire le risorse”.

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