VERSO IL VOTO

Adelante, Rasero, con poco juicio
(e pesca a strascico di supporter)

Grandi manovre ad Asti in vista delle amministrative. Il governatore Cirio celebra le nozze tra Forza Italia e i rimasugli della lista dell'ex sindaco Galvagno. Il primo cittadino uscente punta sulla riconoscenza dei tanti che ha sistemato. Ma potrebbe non bastare

Questa mattina alla Sala Pastrone del Teatro Alfieri di Asti una sessantina di persone ha assistito, assieme ai giornalisti, alla conferenza stampa di presentazione della lista di Forza Italia-Con Asti nel cuore, che correrà a sostegno della rielezione a sindaco di Maurizio Rasero.

Guest stars il governatore piemontese Alberto Cirio, l’assessore regionale e coordinatore forzista astigiano Marco Gabusi e il vicecoordinatore regionale berlusconiano Roberto Rosso, gaudenti e plaudenti alla presentazione della sommatoria di due debolezze, ovvero Forza Italia e ciò che resta dell’ex Movimento Galvagno.

Il vecchio ras socialista Giorgio Galvagno, attuale presidente della Banca di Asti, grande regista dell’operazione, era presente in sala, ma   "auto-silenziato” per evitare di creare (ulteriori) imbarazzi all’istituto di credito che presiede, carica alla quale è approdato con la pesante benedizione proprio di Rasero, al quale non ha fatto mancare il sostegno incondizionato della sua pattuglia di consiglieri comunali nella legislatura che si sta chiudendo.

Giorgio Galvagno, 78 primavere alle spalle, già sindaco, già parlamentare, già vicepresidente e poi presidente di Biverbanca e attuale numero uno dell’istituto astigiano, non potendosi esporre ufficialmente in prima persona, questa volta manda avanti il figlio Marco, per il quale ha già contrattato un assessorato pesante nel nuovo esecutivo che si formerà dopo le elezioni. Sempre che Rasero riesca a vincerle, le elezioni. In questi cinque anni, con un’attenta politica di gestione dei posti di sottogoverno, Rasero – operazione di cui il sindaco mena vanto con gli amici più stretti – è riuscito a sistemare una cinquantina di fidatissimi giannizzeri in posizioni chiave. Alcuni di questi, incuranti dell'opportunità di scindere la propria posizione politica da quella istituzionale, non solo gli hanno assicurato lealtà, ma hanno anche deciso di metterci la faccia (di tolla): è il caso, per citare un esempio, di Antonio Petruzzi, premiato con un cadreghino nel consiglio d'amministrazione di Pitagora Spa, controllata della Banca di Asti, aspirante candidato della lista Forza Italia-Con Asti nel cuore.

La pattuglia dei sostenitori di Rasero, non si sa ancora se candidati o meno, era stata presentata con un paginone pubblicitario il 22 gennaio scorso, giorno dell'ufficializzazione del candidato a sindaco del centrosinistra Paolo Crivelli. L’operazione di pessimo gusto era stata sbandierata da Rasero anche sul suo profilo Facebook: il sindaco non aveva resistito alla tentazione di rilasciare interviste, riservando commenti sgradevoli allo sfidante e ai suoi sostenitori. Tra i 54 supporter che ci hanno messo la faccia (tosta), con i simboli delle liste “Giovani Astigiani”, “ASTI-Arte, storia, territorio, inclusione” e “Maurizio Rasero Sindaco”, assessori e consiglieri uscenti, ma anche alcuni beneficati con incarichi di sottobosco, tra i quali Andrea Fea, commercialista paracadutato nel collegio sindacale di Ream, Antonio Petruzzi, consigliere d’amministrazione di Pitagora, Nicoletta Scarpa, consigliere di Asp (Azienda Servii Pubblici) e Maurizio Toscano, staffista-portaborse dell’assessore Gabusi.

Tutto questo lavorio, se non scenderanno in campo al fianco di Rasero Lega e Fratelli d'Italia, che l'hanno sostenuto negli ultimi cinque anni, potrebbe non bastare. È per questo che prima di formalizzare la propria candidatura – con un nervosismo sempre più crescente, stando a chi lo conosce bene – Rasero nelle ultime settimane ha smorzato i toni. Forza Italia e Movimento civico Galvagno, alle amministrative di cinque anni fa, portarono in dote allo schieramento del sindaco il 15% dei voti; oggi, pur unendo le forze, o meglio   sommando le debolezze, ben difficilmente potranno raggiungere lo stesso risultato. Diventa indispensabile, perciò, l’appoggio della Lega e dei Fratelli, i quali dopo essere stati presi (politicamente parlando) a ceffoni a più riprese dal sindaco uscente, per il momento rimangono a guardare.

Grande assente della presentazione di questa mattina l’ex assessore Mario Bovino, il più votato di Forza Italia alle elezioni del 2017, che il 29 novembre scorso ha rassegnato le dimissioni dall'incarico. Negli ultimi giorni, stando ai bene informati, ci sarebbero stati intensi contatti tra il sindaco Rasero, il suocero di Mario Bovino, nonché già presidente della Banca di Asti e attuale componente del consiglio generale della Compagnia di San Paolo, Aldo Pia, e Giorgio Galvagno, successore di Pia alla presidenza della Banca di Asti, per favorire il rientro del figliol prodigo. Le resistenze alla candidatura di Bovino, manco a dirlo, verrebbero al momento da Forza Italia, perché il gruppo consiliare uscente lo vede come il fumo negli occhi, temendo il drenaggio di voti da parte dell’ex assessore. Un’ipotesi al vaglio dei capataz è quella di candidarlo a capo di una lista Udc, col rischio però di non raggiungere il quorum. A questo punto per l'ex assessore potrebbero aprirsi altri orizzonti, con una candidatura nello schieramento centrista di Azione-Italia Viva, operazione che complicherebbe ulteriormente le prospettive alla rielezione di Rasero.

Intanto, a sinistra l’asse giallorosso, come detto, si è coagulato attorno al medico in pensione Crivelli, esperto di malattie infettive e animatore di iniziative di solidarietà internazionali, che nel suo “campo largo” si ritroverà alleato del Movimento 5 stelle tra le cui fila non manca pure qualche no green pass e no vax. Il tutto mentre proseguono le grandi manovre al centro, dove Azione, Italia Viva, Più Europa e Volt sono alla ricerca di un candidato sindaco in grado di inserirsi nella partita tra destra e sinistra, magari costringendo il primo cittadino al ballottaggio e affermarsi come ago della bilancia.

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