LOTTA AL COVID

Arriva il vaccino per i No Vax.
Quarta dose, Piemonte pronto

In Piemonte 60mila unità di Novavax, farmaco che non si basa come gli altri sulla sistema rMna contestato dai renitenti. Potrà usarlo solo chi non ha fatto alcuna dose. Cirio chiede "indicazioni chiare" dal Governo sulla nuova somministrazione

Servirà a scalfire il muro degli irriducibili No Vax? Lo si vedrà mei prossimi giorni quando in Piemonte sarà disponibile il nuovo vaccno Novavax che, al contrario di quelli attualmente in uso e rifiutati ancora da una parte (sia pure residuale) della popolazione, non è basato sull’mRna, bensì si una tecnologia a proteine ricombinanti con l’aggiunta di un adiuvante. Da mercoledì sarà possibile aderire alla vaccinazione e da venerdi' dovrebbero partire le somministrazioni. Le dosi sono in arrivo e dovrebbe trattarsi di 60mila unità. Lo ha annunciato il governatore Alberto Cirio: “Non appena avremo i vaccini  –  ha detto  – convocheremo le persone. Il Novavax ha bisogno di un percorso diverso rispetto agli altri vaccini perché non è concessa la vaccinazione eterologa, quindi chi comincia con questo prodotto deve finire con lo stesso, mentre chi ha iniziato con Pfizer e Moderna non può finire con Novavax, che per questo avrà un canale suo”. 

Cirio ha rimarcato come “per questo vaccino c'è molta richiesta, infatti riscontra molta attenzione da parte della platea di persone che non hanno ancora aderito alla vaccinazione contro il Covid. E visto che il nostro obiettivo è andare incontro a tutti purché si vaccinino, senza obbligarli, ma mettendoli in condizioni di farlo subito, liberamente, quando lo vorranno, mercoledì si aderisce e da venerdì se arrivano i vaccini inizieranno le convocazioni”. Attualmente il Piemonte è al 95,4% di vaccinazioni complete ed è la prima regione d’Italia per terze dosi inoculate. “Abbiamo una fetta di piemontesi che non hanno ancora aderito, che non vanno colpevolizzati, ma capiti, presi per mano e portati al vaccino – aggiunge il governatore –. Ora c’è la necessità di lavorare sui bambini della fascia 5-11 anni e sugli over 50, con il convincimento. Dal primo febbraio però stiamo registrando mille nuove prime dosi al giorno, un buon segnale. Le terze dosi sono già oltre i 2,7 milioni. Nei due anni di pandemia abbiamo somministrato quasi 9,6 milioni di vaccini. Ma abbiamo ancora 385 mila persone non aderenti alla campagna vaccinale, di cui 113 mila over 50 e 115 mila bambini dai 5 agli 11 anni. Altri 146 mila invece sono immunizzati naturalmente, perché hanno contratto il Covid negli ultimi sei mesi”.

Il presidente della Regione ha anche parlato della quarta dose, quella riservata ai fragili: “Siamo prontissimi a fare ciò che il Governo ci chiede. La macchina è rodata, nella quarta ondata e nella dose booster abbiamo usato molte strutture nostre, in modo che possano rimanere anche per il futuro. Mi auguro solo che ci sia chiarezza”, ha osservato con implicito riferimento alla falsa partenza avvenuta proprio in Piemonte e subito stoppata dal ministero, dopo una serie di comunicazioni che proprio chiare non erano. “Di chiarezza ne abbiamo bisogno per noi, che siamo operativi e pronti per andare avanti, e per i cittadini, che devono avere certezze e informazioni molto chiare e fondate da parte della comunità scientifica nazionale. Quindi attendiamo le indicazioni e poi le attueremo”.

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