GUERRA & LETTERATURA

Ucraina ospite del Salone del Libro, niet ai russi ma nessun boicottaggio

La proposta di Cirio e Lo Russo per la buchmesse di Torino: "Da sempre luogo di incontro e di dialogo. Importante dare un segnale". Non saranno presenti delegazioni ufficiali, enti o istituzioni legate al governo di Mosca

“Chiederemo a tutti i partner istituzionali e organizzativi del Salone del libro di Torino che il Paese ospite quest’anno sia l’Ucraina”. La proposta arriva dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. La richiesta sarà formalizzata durante la prima cabina di regia organizzativa dell’evento. “Da sempre – osservano Cirio e Lo Russo – il Salone è un luogo di incontro e di dialogo e, mai come in questo momento storico, crediamo sia importante dare un segnale anche attraverso uno dei nostri più importanti eventi internazionali”.

La kermesse si svolgerà dal 19 al 23 maggio e per la prima volta potrebbe ospitare il paese che ha dato i natali a scrittori come Nikolaj Gogol e Michail Bulgakov. Un’idea annunciata proprio nei giorni in cui la letteratura è diventata argomento di divisione, dopo che l’Università Bicocca di Milano ha sospeso (per poi fare marcia indietro) il corso su Dostoevskij di Paolo Nori.

In una nota ufficiale, inoltre, il Salone informa che “non saranno presenti delegazioni ufficiali, enti o istituzioni legate al governo russo”, ma “non saranno boicottati libri o autori russi, discussioni o lezioni sulla cultura e la letteratura russa, all’interno di un programma ispirato ai temi della pace, del dialogo, dell’amicizia tra i popoli, le arti, le culture”. Il Salone, infine “condanna l'invasione dell’Ucraina e manifesta estrema preoccupazione per lo svolgimento della guerra in atto”.

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