Castelli a tutto gas

Dicono che… le sue analisi, non più solo economiche ma da una settimana pure di strategia mondiale, siano ormai un must per i feticisti della politica. Laura Castelli, quella che disse: “Il tasso dei mutui dei cittadini non dipende dallo spread”, liquidando un allibito Pier Carlo Padoan che tentava di spiegarle la correlazione con un “Questo lo dice lei”; quella che alle prime chiusure per l’emergenza Covid al Tg2 aveva consigliato ai ristoratori di “cambiare mestiere”; quella che da esperta contabile e in paghe e contributi in un Caf sollevò la platea di dottori commercialisti definendosi “collega”; quella che nel 2013, durante una puntata di Agorà, bollò come “pagato con i soldi pubblici” lo sciopero, mostrando di ignorare che quando un lavoratore sciopera la giornata di lavoro gli viene detratta; quella che a Otto e mezzo su La7 incespicò rovinosamente sulla stampa delle tessere per il reddito di cittadinanza. Insomma, questo po’ po’ di gloria nostrana, baciata dalle (5) stelle, tre volte viceministro, dal curriculum ineffabile di gaffe e strafalcioni, l’altra sera nel salotto di Porta a Porta ha assicurato che l’Italia ha un “sacco” di gas e che i prezzi sono aumentati “per paura”, lasciando basiti gli altri ospiti e scatenando le risate virali online. E la rete, intanto, l’ha già eletta tra i suoi beniamini: “Studia altrimenti fai la figura della Castelli”, è una delle battute più gettonate sui social.

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