Il torinese Quaglia

Dicono che… nei corridoi dei palazzi del potere piemontese stiano circolando voci circa presunte mire di Giovanni Quaglia sulla Fondazione CrC. Secondo questi rumors, l’ente cuneese, che con il protrarsi delle gravi condizioni di salute del presidente Giandomenico Genta è guidato dal vice Ezio Raviola, potrebbe essere l’approdo dell’attuale inquilino di via XX Settembre. Un buen retiro in quella terra di Granda che l’ha visto crescere e scorrazzare (quasi) indisturbato nella sua folgorante carriera di notabile locale fino alla conquista del vertice della Crt, dove oggi sta incontrando crescenti difficoltà e ostacoli? In verità, si tratterebbe di voci del tutto prive di fondamento: non solo gli accordi tra i soci prevedono che Raviola completi il mandato fino alla scadenza del 2024, ma soprattutto a Quaglia sarebbe impedita la nomina dallo Statuto che impone la residenza in uno dei Comuni “soci” della Crc. E la natia Genola per Quaglia è solo più un ricordo, essendo diventato da tempo “torinese” a tutti gli effetti.

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