ECONOMIA DI GUERRA

Carburanti ed energia alle stelle, "fermare subito la speculazione"

Famiglie, imprese ed enti pubblici in affanno per l'impennata dei prezzi. La Procura di Roma apre un'indagine contro ignoti. Il sindaco di Torino Lo Russo: "Risolvere l'emergenza in modo strutturale". Gli imprenditori chiedono aiuto al Governo

Dalle famiglie alle imprese, passando per le amministrazioni pubbliche. Il caro energia rischia di mettere in ginocchio un intero paese proprio mentre gli investimenti del Pnrr avrebbero dovuto portare a una immediata ripresa. E invece le fabbriche chiudono, nel Comune di Torino si abbassa di due gradi il riscaldamento e l’opinione pubblica pare si stia rendendo conto che la totale dipendenza energetica dall’estero può rendere l’Italia particolarmente vulnerabile.

A sottolinearlo è il sindaco Stefano Lo Russo, secondo cui “è bene che il Governo attrezzi l’Italia per risolvere in via strutturale e definitiva questa grande emergenza, per impedire che situazioni di così facile speculazione possano colpire il tessuto delle nostre imprese”. Per il primo cittadino fra i temi principali c’è la “riduzione del costo alla fonte della forma di energia, che dipende dal fatto che negli anni passati questo Paese non ha fatto le scelte che doveva fare e adesso si trova a pagare un conto molto salato e lo stanno pagando le imprese, i Comuni. È bene che da questo punto di vista ci sia un cambio di rotta molto veloce e deciso. Oggi – prosegue – il tema della pianificazione energetica e della non completa individuazione di un unico fornitore è indispensabile. Bene fa il Governo a riprendere il tema dei rigassificatori e ad incentivare le energie rinnovabili”.

Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine sull’aumento del prezzo di gas, energia elettrica e carburanti. Si tratta di un procedimento al momento contro ignoti, senza indagati e senza ipotesi di reato. “L’indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili” spiega la Procura. Il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, in merito agli aumenti, aveva parlato di “colossale truffa”. I relativi accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma della Guardia di Finanza.

È stato un esposto del Codacons ad attivare la magistratura sui rincari che si stanno abbattendo sui consumatori italiani. Lo afferma la stessa associazione dei consumatori, unica in Italia ad aver presentato denunce penali sugli aumenti dei listini di energia e carburanti. A gennaio il Codacons aveva presentato un primo esposto alla Procura della Repubblica di Roma in cui si chiedeva di indagare per la possibile fattispecie di truffa e di accertare se siano state realizzate sui mercati internazionali e all'ingrosso dell’energia speculazioni che abbiano alterato in modo illecito i prezzi di elettricità e gas, realizzando un danno per famiglie e imprese, spiega l'associazione. Un secondo esposto è stato ora presentato ad Antitrust e 104 Procure di tutta Italia, in cui si chiede di allargare le indagini anche ai carburanti e alle speculazioni che potrebbero aver determinato l'escalation dei listini alla pompa.

“Uno sforzo straordinario e immediato per fermare la speculazione del caro carburanti” lo chiedono al Governo le associazioni dei trasporti e della logistica, dell'industria, dell'artigianato, dell’agricoltura e del commercio, che parlano di rischio inaccettabile per l’economia, per la filiera logistica e dei trasporti, per la manifattura, per le produzioni agricole e per i consumi. “Il Governo deve attuare immediatamente misure emergenziali e straordinarie per evitare che gli effetti di un incontrollato incremento dei costi dei carburanti e di tutti i vettori energetici, causino effetti devastanti all'intero sistema economico e produttivo, che deve essere salvaguardato in un momento di grave crisi internazionale”, sostengono le associazioni, secondo cui l’aumento dei costi “colpisce non soltanto gli autotrasportatori, che stanno iniziando ad avere enormi problemi nella programmazione dei servizi, ma anche interi settori dell'economia che rischiano così di subire pesanti difficoltà produttive ed occupazionali”.

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