Comunali: in Piemonte 93 città al voto, anche tre capoluoghi

Il centrodestra nei capoluoghi di provincia è in vantaggio 5-3: governa Alessandria, Asti, Biella, Novara e Vercelli; il centrosinistra Cuneo, Verbania e Torino, riconquistata lo scorso ottobre con Stefano Lo Russo dopo i 5 anni di guida M5s con Chiara Appendino. E' la fotografia del Piemonte che, a poco più di sei mesi dall'ultima tornata, torna al voto in 93 dei suoi 1.181 Comuni, fra cui tre capoluoghi di provincia - Alessandria, Cuneo e Asti - e 7 centri con più di 15 mila abitanti per cui è previsto il ballottaggio in caso di mancata elezione. Alle urne del 12 giugno il centrodestra spera almeno di mantenere Alessandria e Asti, con i sindaci uscenti Gianfranco Cuttica di Revigliasco e Maurizio Rasero, in corsa per il bis, mentre a Cuneo il sindaco cambierà comunque: Federico Borgna, del Pd, ha concluso il secondo mandato e spera di passare il testimone alla collega di partito Patrizia Manassero, che se la deve vedere con Franco Civallero del centrodestra e Silvia Cina del Movimento 5 Stelle, che corre invece col Pd ad Asti e Alessandria. Depositate le liste, tra i centinaia aspiranti amministratori locali non mancano le curiosità. A Mondovì, una delle realtà più significative al voto del Cuneese, corre contro il centrodestra il capo della segreteria del governatore azzurro Alberto Cirio, Luca Robaldo, già assessore allo Sport del Comune, dove Forza Italia e Lega sono all'opposizione e governa l'esponente civico Paolo Adriano. Corre con la Lega per diventare consigliere comunale di Cuneo Luigi Mastrangelo, ex pallavolista e campione olimpico.

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