VERSO IL VOTO

Un governatore in Comune

Cirio in lista nel borgo langarolo di Cravanzana, terra delle sue amate nocciole, che va alle urne dopo tormentate vicende amministrative. "Me lo hanno chiesto in molti e ho accettato per riconoscenza verso queste terre". Se eletto lascerà lo scranno

Qualcuno, scorrendo i nomi della lista dei candidati a formare il nuovo Consiglio comunale, penserà a un omonimo. Invece, come la nocciola tonda gentile che qui in cuor di Langa si coltiva e si celebra con una fiera da oltre 700 anni, è proprio l’originale: Alberto Cirio, il presidente della Regione, già in Parlamento europeo che adesso, come si dice, “corre” anche nel piccolo Comune di Cravanzana alle elezioni del 12 giugno.

Un legame, quello del governatore langhetto con le sue terre talmente forte da non poter  rimanere insensibile all’appello di un paese recentemente tormentato da vicende amministrative, tra dimissioni del sindaco, commissariamento e disorientamento di gran parte dei poco più di trecento abitanti. Insomma, Cirio come l’uomo del monte della pubblicità, ha detto Sì. Non certo per indossare i panni del Cincinnato, ma semplicemente “per dare una mano”, come si fa in campagna quando serve. 

“Purtroppo questo paese ha vissuto dei momenti di grande difficoltà amministrativa. Ed è proprio per questa ragione che negli scorsi mesi sono stato contattato da tante persone del paese, tra cui l’attuale candidato sindaco Antonio Iovieno, che mi chiedevano di dare una mano per provare a risolvere questa delicata situazione”, racconta il governatore allo Spiffero.  “Ecco perché ho sentito il dovere civico di dare un supporto. Naturalmente la mia è una candidatura di servizio, per un ruolo di semplice consigliere ed ho intenzione di rimanere esclusivamente per il tempo necessario ad aiutare a far partire una nuova amministrazione”, avverte Cirio ricordando che ha “un’agenda già piena di impegni e di grandi responsabilità che mi assorbe completamente”.

Avere candidato consigliere il governatore non è cosa che capiti spesso, anzi non se ne ha memoria. “Ma quando vedi l’entusiasmo delle persone che ti cercano e l’amore e la passione disinteressata che ci mettono, non puoi tirarti indietro e devi fare la tua parte”, spiega affondando ancora una volta nella terra di Langa e nella sua cultura per cavar fuori “una sorta di restituzione per usare un termine fenogliano. Prendersi cura dei nostri piccoli paesi per restituire un po’ di quello che di grande e meraviglioso ci hanno dato negli anni”.

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