ECONOMIA DOMESTICA

Effetto Ucraina: crescita del Pil dimezzata

Il conflitto frena l'economia del Piemonte. Il prodotto interno lordo passa da +2,2 a +1 per cento. "Servono più investimenti pubblici e privati". Ancora nessun beneficio dal Pnrr

La guerra in Ucraina frena il Pil del Piemonte, che aveva già rallentato nel primo scorcio di quest’anno. È quanto emerge dai dati raccolti dal Comitato Torino Finanza della Camera di Commercio di Torino, in grado di misurare l’attività economico-produttiva regionale in tempo quasi reale attraverso un modello statistico definito “PilNow Piemonte”, ad alto grado di affidabilità.

Se nei primi tre mesi dell’anno la variazione del Pil regionale è stata stimata in +2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nei primi 40 giorni del secondo trimestre la variazione scende a +1%. Recuperati 18 miliardi di Pil dal minimo pandemico, ne mancano 7 per tornare a prima della pandemia e 14 per raggiungere il precedente massimo del 2008. I ricercatori del Comitato Torino Finanza fanno però notare che se in Piemonte il ciclo economico delude, è anche vero che non si sono ancora sentiti gli effetti del Pnrr, poiché il grosso degli investimenti deve ancora essere realizzato.

“I dati – afferma Vladimiro Rambaldi, presidente del Comitato Torino Finanza – mostrano che la ripresa del 2021, pur buona (+6,1%), è tuttavia da considerarsi, per ora, un puro rimbalzo. Pesa la guerra, di sicuro, ma non deve essere un alibi. La crescita si ottiene solo con gli investimenti, pubblici e privati”. “Il rallentamento economico e produttivo, dovuto anche alla difficoltà nel reperimento di materie prime e all'incertezza rispetto all'evoluzione della situazione geo-politica dei prossimi mesi, ha un impatto negativo sulle nostre imprese e sui nostri imprenditori, oltre che sulle famiglie – aggiunge Gian Paolo Coscia, presidente Unioncamere Piemonte –. Adottare politiche energetiche più sostenibili a livello nazionale, cercando di contenere l'inflazione e la disoccupazione, ci consentirà di riprendere quel cammino di crescita a cui tutti quanti guardiamo”. 

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