QUESTIONE PERSONALE

Sanità, mai così poche assunzioni:
"il grande bluff di Cirio e Icardi"

Il Pd va all'attacco: "Solo annunci, mentre gli organici restano ben al di sotto della soglia minima". Il raffronto con l'aumento del personale durante il quinquennio di Chiamparino, nonostante il piano di rientro. Rossi: "Il presidente spieghi perché non programma" - TABELLE

“Quando governa il centrosinistra si assume personale, quando governa la destra, invece, non si sostituiscono nemmeno i pensionamenti”. Sventolano numeri e tabelle i consiglieri regionali del Pd a supporto della conclusione di Domenico Rossi, vicepresidente della commissione Sanità a Palazzo Lascaris. Ma anche per chiedere, “sulla base di questi dati inconfutabili”, al presidente della Regione Alberto Cirio “come mai non è stato in grado di programmare assunzioni che consentissero di mantenere almeno il trend che aveva garantito il governo regionale di centrosinistra”.

Mentre i contagi del Covid continuano a salire, i Pronto Soccorso sono sempre più in difficoltà per carenza di medici e infermieri, le Usca hanno smesso di funzionare e da tutto il comparto sanitario non passa giorno che le rappresentanze sindacali non lancino sempre più pressanti allarmi per organici al di sotto della soglia minima, l’opposizione dem va all’attacco. “Questi dati fotografano tre diverse stagioni dei governi regionali: quella della giunta di Roberto Cota, quella di Sergio Chiamparino e l’attuale guidata da Cirio”, spiegano i consiglieri dem, con il loro capogruppo Raffaele Gallo e il vicepresidente del Consiglio regionale (già a capo della commissione d’indagine sull’emergenza Covid) Daniele Valle, autore di un certosino accesso agli atti fatto azienda per azienda. 

Tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari assunti a tempo indeterminato la sanità pubblica piemontese ha perso 361 elementi nel 2020 e ben 1.144 nell’anno successivo. In totale rispetto al 2019 mancano 1.505 professionisti che, in corsia o negli uffici, mandano avanti aziende sanitarie locali e ospedaliere. Per tamponare almeno in parte questa emorragia, la Regione ha annunciato che stabilizzerà 1.137 persone entro il 2023 ma difficilmente saranno sufficienti dal momento che ogni anno sono circa 3mila cessazioni (cioè coloro che vanno in pensione o si dimettono). Se andiamo a prendere i dati per Asl viene fuori che per quanto riguarda i medici la peggiore è l’Asl To4 che rispetto allo scorso anno ne ha 44 in meno, la Città della Salute di Torino ha il record negativo per gli infermieri (-126) e per gli amministrativi (-53), mentre l’Asl di Vercelli ha perso 22 operatori socio sanitari, mentre altrove quasi tutti incrementavano il loro numero. Secondo i dati forniti dal centrosinistra dal 2011 a oggi si sono perse oltre 3.700 unità di personale impegnato nella Sanità piemontese.

“La sanità si fonda sulla qualità del personale e su coloro che vengono inseriti nei diversi settori. Per questo – sostengono i dem – è inaccettabile che non si sia riusciti a programmare almeno le assunzioni pari al turn over. Oggi abbiamo una sanità decisamente peggiore a causa anche dell’incapacità di programmare le assunzioni in tutti gli ambiti, con evidenza ancora maggiore nel mondo degli amministrativi”. Nelle tabelle che comparano le assunzioni fatte in passato alla situazione attuale ci sono “numeri che fotografano il fallimento della gestione sanitaria della giunta Cirio, realtà che i cittadini vivono, quotidianamente, sulla propria pelle e che oggi dimostriamo con i fatti. I numeri del 2020 e 2021, che abbiamo ricostruito azienda per azienda – aggiungono – dimostrano una scarsa capacità di programmazione sulle assunzioni e la volontà di risparmiare sui tempi indeterminati, attingendo ai tempi determinati straordinari del periodo Covid”. 

Scelte e decisioni che, a dire dell’opposizione, hanno reso sempre meno competitivo il sistema sanitario piemontese nei due anni della pandemia. Il j’accuse piddino non manca di toccare anche quei “tanti annunci a cui ci ha abituati questa giunta, con il suo presidente e l'assessore Luigi Icardi a fronte dei quali si scoprono i bluff. L’Ires aveva già certificato nel 2020 come il Piemonte avesse perso circa 4mila unità tra il 2009 e il 2018 con una delle performance peggiori rispetto alle altre regioni del nord Italia”, ricorda Rossi sostenendo che “c’è solo un modo per affrontare questa criticità come continuiamo a chiedere dall’inizio della legislatura: un piano straordinario di assunzioni”.

Qui le tabelle con tutti i dati

LA REPLICA DELLA REGIONE - In serata arriva la replica della Regione che sottolinea come a dicembre 2021 il personale della sanità piemontese risulti costituito da 57.358 professionalità, ovvero 2.700 in più rispetto alle 54.664 del 2018. In questo conteggio si tiene conto dei 5mila, tra medici e infermieri, ingaggiati a tempo determinato per fronteggiare la pandemia. Per il futuro la Giunta ha già sottoscritto con le organizzazioni sindacali l’accordo per potenziare il personale sanitario attraverso il Decreto Calabria, che nel prossimo triennio permetterà ulteriori assunzioni, a cominciare dal 2022, non appena sarà definito a livello nazionale il riparto delle risorse per la Sanità delle Regioni e verranno rimborsati dallo Stato i circa 340 milioni residui della spesa per la pandemia anticipati dal Piemonte nel 2021. L’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, osserva: “La polemica delle ultime ore sollevata dal Pd sulle assunzioni nella sanità piemontese stupisce, ma non sorprende. Stupisce perché quando si chiede conto del turn-over probabilmente i consiglieri d’opposizione non ricordano che i concorsi durante il Covid non si potevano fare, perché erano sospesi per legge a livello nazionale. Probabilmente saranno loro sfuggiti anche gli oltre 5mila reclutamenti che la Regione ha messo in campo durante l’emergenza e le 1.137 stabilizzazioni che, in accordo con i sindacati, si stanno avviando. Sfuggito poi, naturalmente, che siamo la prima regione in Italia per numero di somministrazioni della quarta dose di vaccino”.

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