L'onore di Ganelli

Dicono che… contrariamente a quello che è capitato a Fabrizio Comba, messo in croce (giustamente) per aver mantenuto fino all’ultimo la carica di console onorario della putiniana Bielorussia, nessuno o quasi sembra voler riservare lo stesso trattamento ad Andrea Ganelli. Eppure, il notaio torinese continua a rappresentare il Myanmar, paese del sudest asiatico guidato da una giunta militare che ricorre a ogni genere di violenza verso chi dissente, arrestando i capi dell’opposizione, sparando sulla folla di manifestanti disarmati, bombardando gli accampamenti della resistenza e bruciando migliaia delle loro case. Nei giorni scorsi sono state eseguite quattro condanne a morte, tra cui un dirigente del partito di Aung San Suu Kyi. Una situazione che se, a quanto pare, non suscita imbarazzo in Ganelli trova parecchio disattenti i nostrani paladini delle libertà.

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