POTERI FORTI

Crt, Quaglia abbassa le ali e cede ai "palenzoniani"

Il presidente per evitare il rischio della conta interna fa buon viso a cattivo gioco. A Bonadeo, della minoranza interna, la guida della commissione per la modifica dello statuto. In via XX Settembre si annuncia un autunno piuttosto caldo, altro che questa torrida estate

È stata definita da qualcuno la mossa del gambero. Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Crt ha istituito formalmente la commissione che avrà il compito di rivedere lo Statuto e i Regolamenti interni. Sono stati giorni di intense trattative quelli che hanno preceduto il voto di martedì scorso e, per evitare il rischio di non avere i numeri per imporre la propria linea qualora si fosse deciso di votarne la composizione, Giovanni Quaglia ha deciso di cedere la presidenza al “palenzoniano” Corrado Bonadeo e di accontentarsi della sola vicepresidenza, andata al fedelissimo Michele Rosboch. Dell’organismo fanno parte la numero due di via XX Settembre Caterina Bima e il consigliere Antonello Monti (indicati dal Consiglio di amministrazione), oltre ad Arturo Soprano, Paolo Garbarino, Elisabetta Mazzola e Alessandra Siviero (che ha bruciato al fotofinish la candidatura di Cristina Di Bari,espressione della Camera di Commercio di Torino).

Di certo, visto come sono andate le cose, ci sarà anche Fabrizio Palenzona ad osservare con attenzione (da dietro le quinte) la riforma dell’ente e chissà che non abbia già in mente di suggerire qualche cambiamento che possa riequilibrare i poteri tra gli organi, il ruolo del segretario generale e le designazioni da parte delle province e degli enti locali. Si prospetta un autunno “caldo”… forse ancora di più di questa torrida estate.

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