VERSO IL VOTO

Tempo da Lupi per Toti (e il centro)

Tutto come previsto. Dopo tante manfrine il governatore ligure non rompe con il centrodestra e assieme all'ex ministro ciellino presenta una lista in coalizione. "Dall'altra parte solo liti, manca solo più che Calenda che ponga il veto a se stesso". Ci sarà pure Damilano?

“Noi con l’Italia” di Maurizio Lupie “Italia e al centro” di Giovanni Toti correranno nella stessa lista alle prossime elezioni del 25 settembre, formazione che farà parte della coalizione di centrodestra. All’Hotel Nazionale di piazza Montecitorio a Roma hanno presentato il loro simbolo che si compone dei due rispettivi loghi: quello dell’ex ministro, più grande su sfondo blu, e quello del governatore ligure, più piccolo su sfondo arancione. “I moderati del centrodestra ci sono e ci sono con la prospettiva di essere decisivi nella proposta di Governo che io centrodestra farà – ha detto Lupi –. Stiamo lavorando sul programma e anche sui collegi per la rappresentanza ma anche per le competenze che ognuno di noi ha. Quello che ci ha accomunato è che siamo quelli che hanno sempre sostenuto il Governo Draghi. Siamo più draghiani dei draghiani ma abbiamo voluto essere nel centrodestra senza sbandamento o tentennamenti, dialogando anche con chi la pensa diversamente da noi”. In Piemonte scontata la ricandidatura del senatore uscente Massimo Berutti, ex Forza Italia passato due anni fa con Toti, referente regionale prima di Cambiamo! e poi di Italia al centro. Unico esponente di rilievo, dopo la fuoriuscita dei deputati Daniela Ruffino e Osbìvaldo Napoli passati con Azione di Carlo Calenda, Berutti starebbe facendo scouting tra gli amministratori locali interessati ad essere candidati. Tra questi ci sarà anche Paolo Damilano, l’ex candidato sindaco di Torino che dopo aver partecipato lo scorso 9 luglio alla convention romana di Toti aveva bussato (senza successo) alle porte di Calenda e flirtato con Matteo Renzi? Chissà, secondo rumors liguri il canale si sarebbe riaperto.

“Siamo un’alleanza aperta già tra di noi e siamo nel centrodestra, dall’altra parte è una continua lite. Continueranno a mettere veti e li metteranno anche su loro stessi. Manca Calenda che pone il veto a Calenda – ha aggiunto Toti – quelle riforme che potevamo condividere non credo siano attuabili nella coalizione di centrosinistra. Chiunque creda nella possibilità di cambiare il Paese non può che stare da questa parte, è naturale che stiamo qua. Noi portiamo responsabilità, pragmaticità e cultura di Governo”. “Le proporzioni del simbolo riequilibrano il peso corporeo – ha proseguito il presidente della Liguria – scherzi a parte, Lupi è per ora l’unico candidato in Parlamento visto che io faccio il presidente di Regione. E poi NcI ha una storia più lunga e consente a Italia al centro di non raccogliere le firme a 50 gradi. Ci sembrava equilibrato così”. “Per noi – ha sottolineato Lupi – la sfida è quella del proporzionale e poi del Governo”. Perché per i collegi uninominali hanno già ottenuto la garanzia dal tavolo nazione di coalizione di 11 candidature.

Anche l’Udc di Lorenzo Cesa e Coraggio Italia di Luigi Brugnaro, un tempo prima della rottura alleato di Toti, hanno annunciato che faranno una lista di centristi a sostegno del centrodestra. 

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