ECONOMIA DOMESTICA

Prima Industrie nelle mani dei fondi (Carbonato incassa un bel gruzzolo)

La società torinese è leader mondiale nella produzione di macchine laser. Peninsula e Alpha salgono al 50,1% comprando dai soci attuali per 130 milioni. Poi l'Opa a 25 euro per azione per lasciare il segmento Star della Borsa italiana

I fondi Alpha Private Equity e Peninsula, attraverso la controllata Femto Technologies acquisiscono il 50,1% dei diritti di voto di Prima Industrie che si prepara così a dire addio alla Borsa dopo 23 anni di quotazione. L’opa obbligatoria, si legge in una nota, sarà lanciata a seguito del closing della vendita, a 25 euro per azione, lo stesso prezzo riconosciuto ai soci venditori. Gli accordi prevedono, tra le altre cose, che venga favorita la partecipazione nel capitale sociale da parte del management del Gruppo Prima Industrie e che Gianfranco Carbonato e Domenico Peiretti continuino a rivestire, rispettivamente, la carica di presidente e di vicepresidente del consiglio di amministrazione della società. E comunque per l’ex presidente di Confindustria Piemonte è un bel colpaccio: dopo aver usufruito di generose linee di credito da parte di Intesa Sanpaolo (del cui cda è stato membro grazie ai buoni uffici dell’amico Sergio Chiamparino) ora incassa una montagna di soldi che solo in piccola parte reinvestirà nell’azienda: un perfetto campione dell’imprenditoria nostrana.

La partecipazione verrà acquistata per un controvalore di circa 129,2 milioni di euro e attribuisce alla società che produce sistemi laser per applicazioni industriali e macchine per la lavorazione dei metalli una valorizzazione complessiva di circa 262 milioni di euro, con un premio del 12,6% rispetto alla chiusura di ieri in Borsa (22,2 euro). Prima Industrie, con sede a Torino, conta circa 1700 dipendenti, e ha stabilimenti produttivi in Italia, Finlandia, Usa e Cina e una presenza diretta commerciale in tutto il mondo.

L’esecuzione delle compravendite è subordinata a una serie di condizioni sospensive, tra cui l’ottenimento, al più tardi entro il 31 dicembre 2022, delle autorizzazioni antitrust e “foreign direct investment” e al finanziamento dell’operazione da parte delle banche che assistono i fondi. A vendere le 5.167.861 azioni sono Erste International S.A. (3.050.181 azioni), Gianfranco Carbonato (380.000 azioni), Franca Gagliardi (40.000 azioni), Davide Peiretti (20.000 azioni), dP-Cube Srl (250.000 azioni), Joseph Lee Sou Leung (662.315 azioni), J and Lem Limited (115.444 azioni) e World Leader Limited (649.921 azioni). Reinvestendo parte dell’incasso Carbonato e Peiretti continueranno a detenere il 6,4% del capitale.

“Alpha e Peninsula condividono la stessa visione entusiastica del Gruppo Prima Industrie, basata sul suo straordinario know-how tecnologico e ingegneristico, riconosciuto a livello globale e rafforzato, sin dalla fondazione dell’azienda nel 1977, attraverso significativi investimenti in Ricerca & Sviluppo, che si traducono nel continuo lancio di prodotti innovativi”, si legge nella nota. “Nei prossimi anni – affermano i fondi – Prima Industrie dovrà affrontare nuove sfide, prima fra tutte il consolidamento del settore di riferimento. Alpha e Peninsula ritengono che il delisting dell’azienda possa garantire una maggiore flessibilità nell'affrontare e gestire tali sfide. Facendo leva sui rispettivi track-records a livello globale, Alpha e Peninsula sono pronte a sostenere il Gruppo Prima Industrie e il suo management, per promuovere e accelerare il percorso di crescita, perseguendo ulteriormente l’espansione internazionale e continuando ad alimentare la propria leadership tecnologica”.

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