GRANA PADANA

A Vercelli la Lega si spacca: processo (alle intenzioni) contro Tiramani

Un gruppo di militanti, tra cui il candidato al Senato Botta, chiede la testa del commissario, già epurato dalle liste da Molinari: "Non può guidare il partito, voleva passare in Fratelli d'Italia". Ma numerosi sindaci e amministratori lo difendono

Spaccatura nella Lega di Vercelli. Otto esponenti, tra cui l’ex presidente della Provincia e candidato al Senato Eraldo Botta hanno firmato una lettera con cui chiedono ai vertici regionali e nazionali di sostituire l’attuale commissario provinciale, Paolo Tiramani, “con una figura che possa condurre la campagna elettorale in maniera più chiara e lineare rispetto all’attuale. Da parte sua – riferiscono – c’è stato un tentativo di passaggio nelle file di Fratelli d’Italia; risulta per noi difficile affrontare una campagna così impegnativa con alla guida locale del partito un commissario la cui posizione è da considerarsi fortemente ambigua e politicamente poco affidabile”. Notizia, quella del suo passaggio nel partito di Giorgia Meloni, sempre smentita dal diretto interessato e che non trova conferma neanche negli ambienti di FdI. 

L’esclusione dalle liste elettorali di Tiramani, ex sindaco di Borgosesia e deputato uscente, è l’esito finale di contrasti interni, in particolare con il segretario piemontese e capogruppo alla Camera Riccardo Molinari: tra i due vi sono ruggini talmente antiche da riasalire ai tempi della comune militanza nell’organizzazione giovanile del partito.

A sostegno di Tiramani sono scesi in campo altri esponenti leghisti, tra cui i sindaci di Tronzano e Quarona, che a loro volta hanno scritto ai vertici nazionali. “La lettera di alcuni militanti leghisti – affermano – rischia di fomentare malumori e divisioni poco utili, se non addirittura dannosi in questo momento di campagna elettorale. Vi chiediamo di confermare alla guida del partito l’attuale commissario, che durante le ultime settimane si è fortemente espresso a sostegno dei candidati del nostro partito”. Tiramani taglia corto: “Questo non è il momento delle polemiche. La Lega ora deve dare il meglio di sé”.

print_icon