PALAZZO LASCARIS

Desaparecido, campione di annunci. Chiamparino sfida Cirio: "Porti i dati"

Il Pd attacca il governatore: presente appena al 35% delle sedute del Consiglio regionale. Gallo: "Parla solo attraverso i giornali". E il suo predecessore lo incalza sugli stanziamenti: "Basta con questo stile di governo e con il gioco dei fondi europei"

Desaparecido in Consiglio, campione di annunci a favor di taccuini e telecamere. Superato il Covid è l’annuncite il virus che ammorba Alberto Cirio e fa andare fuori dai gangheri il centrosinistra. Mentre la sua maggioranza litiga e poi fa pace sul disegno di legge Allontanamento Zero il governatore è all’ospedale Molinette per un sopralluogo dopo il crollo di un controsoffitto e quando il centrosinistra chiede spiegazioni sul compromesso trovato tra Lega e Fratelli d’Italia (anticipato dallo Spiffero) lui sta puntando il dito contro i suoi predecessori per la mancata manutenzione del principale ospedale di Torino che dura, a suo dire, “da dodici anni”. E così persino il pacato Sergio Chiamparino sbotta: “Cirio venga con i dati sugli stanziamenti per le manutenzioni della Città della Salute degli ultimi dodici anni o se vuole anche di più e lo sfido a dire che negli anni in cui sono stato presidente non abbiamo stanziato risorse per far fronte alla manutenzione ordinaria e in alcuni casi anche straordinaria”. Facile scommettere che Cirio in aula non si presenterà, men che meno per un duello a colpi di numeri. D’altronde in questi anni il governatore si è dimostrato piuttosto refrattario al dibattito d’aula, quasi una strategia comunicativa, la sua, di non abbassarsi alle miserie quotidiane della politica locale preferendo le missioni a Roma o a Bruxelles, oppure le visite in quelle realtà più remote del Piemonte tra fasce tricolore adulanti, in cerca di un tozzo di euro.

A proposito di numeri nella scorsa legislatura il Chiamparino presidente ha partecipato a 321 sedute su 417, praticamente quattro su cinque. Ben più sporadiche le apparizioni di Cirio a Palazzo Lascaris: appena 68 in quasi quattro anni sulle 194 totali: poco più del 30 per cento.

“Abbiamo affrontato in aula l’importante dibattito sulla Città della Salute di Novara, provvedimento la cui approvazione consente di evitare ulteriori ritardi nell’iter di realizzazione di un polo sanitario fondamentale per il Piemonte. L’abbiamo fatto ancora una volta senza il presidente Cirio che preferisce evitare il confronto con il Consiglio e affidarsi a dichiarazioni a mezzo stampa” attacca il capogruppo del Pd Raffaele Gallo. Quello dell’edilizia sanitaria rischia di diventare il vero punto debole dell’amministrazione regionale con tutti i principali investimenti fermi da tre anni e non solo per via della pandemia. “Siamo stati noi ad avviare cinque nuovi investimenti ospedalieri in anni in cui le risorse nazionali e l’attenzione all’edilizia sanitaria era molto più scarsa di oggi – prosegue Gallo –. Siamo riusciti ad avviare percorsi con strumenti finanziari anche nuovi tipo il partenariato pubblico-privato. La giunta attuale, però, ha rallentato questi percorsi, pensiamo all’ospedale dell’Asl To5 o a quello del Vco”. Ma anche lo stesso Parco della Salute di Torino registra ritardi sulla tabella di marcia. E ora che le Molinette cadono a pezzi Cirio dà la colpa a chi c’era prima.

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