PARTIGIANI DA SALOTTO

"Era necessario sostenere l'Ucraina?" Salizzoni choc contro Italia e Nato

L'ex mago dei trapianti oggi consigliere regionale Pd è ormai un campione di gaffe. Pubblica un post agghiacciante: "Il nostro Paese doveva proprio fare l'oltranzista dell'espansione a est dell'Alleanza atlantica?". Un brutto scivolone per l'aspirante sindaco di Torino

Nelle ore in cui Enrico Letta annuncia l’adesione del Partito democratico a un sit-in sotto l’ambasciata russa in sostegno dell’Ucraina, il consigliere regionale Mauro Salizzoni, che nella lista del Pd è stato eletto, scrive un post su facebook che neanche Marco Rizzo avrebbe saputo fare meglio. Meglio… si fa per dire. L’immagine di Marx al suo fianco, di fronte i giovani Castro e Che Guevara in una delle foto icona della rivoluzione cubana (mancano solo Stalin e Pol Pot, evidentemente per mancanza di spazio) lui con una mano a reggere una testa fattasi pesante da rovelli gravosi e un pc acceso: “Ma era proprio necessario andare a infilarsi in questo conflitto? E l’Italia doveva proprio fare la prima della classe, l’oltranzista dell’espansione a est della Nato, la fornitrice di armi? A chi giova tutto questo?”.

Nessun accenno alla guerra d'invasione della Russia, alle migliaia di morti civili ucraini, ai crimini di guerra di Putin, alle minacce atomiche di un dittatore. Con lo sguardo fisso sul suo ombelico, l'ex chirurgo che da vicepresidente di Palazzo Lascaris aveva espressamente chiesto che gli venisse assegnata la responsabilità del comitato Resistenza e Costituzione, ora mette sul banco degli imputati l'alleanza occidentale e si chiede “a chi giova tutto questo?”. Verrebbe da sperare che sia solo la trovata di un portaborse inetto, ma su questo non ci sono conferme.

Un post farneticante e sconclusionato, soprattutto se scritto da chi fino a pochi mesi fa ha ricoperto un importante ruolo istituzionale e addirittura si era fatto avanti per diventare sindaco di Torino (salvo poi abbandonare il campo con la coda tra le gambe, quasi umiliato dal confronto con Stefano Lo Russo).

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