GRANDI OPERE

Tav, la Francia rallenta e mette a repentaglio i fondi europei

Il governo di Parigi prende ancora tempo nel definire la strategia per lo sviluppo della tratta nazionale della Torino-Lione. Un rinvio che potrebbe pregiudicare il co-finanziamento al 50% da parte dell'Ue

Il governo francese prende ancora tempo nel definire la strategia per lo sviluppo della tratta nazionale della Tav Torino-Lione e l’opera rischia di perdere i finanziamenti Ue. È quanto apprende l’Ansa a Bruxelles a margine di una tre giorni di convegni sulle Ten-T. Nel giugno scorso la Commissione europea aveva esortato Parigi ad “accelerare” nella scelta del tracciato delle strade di accesso al tunnel ferroviario. A oggi, però, il ministro dei Trasporti Clément Beaune non avrebbe ancora espresso la decisione definitiva, dandosi tempo fino alla fine del 2022. Un rinvio che, se dovesse prolungarsi, metterebbe a rischio il co-finanziamento al 50% da parte dell’Ue di lavori che equivalgono a 130 km di linea, così come il raggiungimento dell’obiettivo ambientale auspicato dai promotori dell’opera: ridurre il traffico di mezzi pesanti sui valichi di frontiera transalpini, pari a circa un milione di mezzi all'anno.

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