Cirio sul Carbone ardente

Dicono che… tutta la manfrina messa in piedi da Alberto Cirio su Turismo Torino nasconderebbe la volontà del governatore di piazzare a capo dell’ente Mauro Carbone, per lungo tempo, quasi 25 anni, direttore dell’Atl Langhe e Roero. Dopo aver tentato di collocarlo a Visit Piemonte, l’agenzia turistica regionale dove però sono arrivati curricula di maggior spessore, il presidente avrebbe deciso di trasferirlo nel capoluogo in virtù dei contributi che la Regione versa ogni anno: “Chi paga decide” avrebbe detto, ma a quanto pare il sindaco Stefano Lo Russo non è della stessa idea.

Certo Carbone nel feudo di Cirio ha fatto un ottimo lavoro, anche se con la montagna di soldi a disposizione e il traino di tartufo e vini pregiati, non è stato poi così difficile ottenere il riconoscimento Unesco. Prova ne è la difficoltà di sistemarsi altrove. Anche sulla questione dei finanziamenti regionali pare che Cirio non possa fare più di tanto la voce grossa: la Regione infatti quest’anno non mette un centesimo in più rispetto agli anni scorsi, quando la nomina del presidente di Turismo Torino era appannaggio di Palazzo Civico; la differenza è che ora la norma prevede l’ingresso di piazza Castello nella compagine societaria. Basterà per convincere il primo cittadino a desistere?

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