ECONOMIA DOMESTICA

Più pil per tutti in Piemonte

Rallenta ma continua a crescere: nel terzo trimestre del 2022 si registra un +2,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, leggermente inferiore alla media italiana (+2,6%). La regione resta in linea con l'Ue e supera Francia e Germania

Rallenta, ma cresce ancora il Pil del Piemonte, nonostante i contraccolpi della guerra in Ucraina: nel terzo trimestre del 2022 si registra un +2,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, leggermente inferiore alla media italiana (+2,6%), mentre nei primi 9 mesi l’aumento è del 2,9%. Nel secondo trimestre la produzione era cresciuta del 3,6%. Sono le stime diffuse dal Comitato Torino Finanza della Camera di Commercio di Torino, frutto del calcolo fatto attraverso il Pilnow, un modello econometrico che esamina una serie di variabili dell’economia reale e fornisce un giudizio sintetico, istantaneo, dell’andamento economico del Piemonte.

Il Pil piemontese resta in linea con la media Ue (+2,4%) e supera nettamente quello di Francia (1%) e Germania (+1,1%). Gioca a favore la maggiore flessibilità e varietà dell’economia. Mancano 2 miliardi per tornare ai livelli pre-Covid, pari a 6-9 mesi di crescita, mentre mancano 11,6 miliardi, cioè 4 anni di crescita continua e sostenuta, per tornare ai livelli del 2008 (143,2 miliardi). Alcuni indicatori fanno emergere un quarto trimestre in riflessione, anche se si tratta della stagione di Natale, tradizionalmente favorevole ai consumi.

“Le stime del terzo trimestre sono confortanti e scacciano, per ora, il timore di una recessione, che interromperebbe una ripresa che si sta dimostrando, anche in Piemonte, più forte di quella europea. La crescita dei primi nove mesi dell’anno ci permette di guardare con ottimismo al bilancio di tutto il 2022” commenta Vladimiro Rambaldi, presidente del Comitato Torino Finanza. “Il Piemonte continua a difendersi con forza alle varie crisi nazionali e internazionali che, purtroppo, deve fronteggiare. La nostra indagine ci parla, però, di aspettative al ribasso degli imprenditori: per far crescere un’azienda e dare occasioni di sviluppo a un territorio occorre stabilità”, sottolinea il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

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