TRAVAGLI DEMOCRATICI

"Il Pd è un morto che cammina"

L'epitaffio di Bertinotti. "Questo balletto dei candidati nasconde il vuoto programmatico e politico. Meglio sciogliersi". E ricorda come nel Pci si diceva che per scegliere il segretario devi stare fra il Piemonte e la Sardegna, se vuoi un tesoriere vai in Emilia

Un partito moribondo, anzi bell’e che morto. Al capezzale del grande malato si affaccia ora Fausto Bertinotti, esponente dui lungo corso della sinistra, dal Psiup al Pci, in passato dirigente della Cgil prima in Piemonte e poi a Roma. “Questo balletto dei candidati nasconde il vuoto programmatico e politico. Anche questi tentativi mettono in luce, lo dico senza crudeltà, che il Pd è un morto che cammina. I suoi componenti accettino la realtà e lo sciolgano, liberando energie per la fase costituente. Prima si rompe col passato e poi si fa la costituente”. Insomma, per l’ex presidente della Camera ed ex segretario di Rifondazione Comunista, è inutile l’accanimento terapeutico con il quale si tenta di tenere in vita il Nazareno.

Convincono ancora meno gli aspiranti segretari, da Elly Schlein a Stefano Bonaccini. “Posso scherzare su questa cosa seria? – ha aggiunto alle telecamere dell’Aria che tira su La7 –. Nel Pci scherzando si diceva che se vuoi scegliere il segretario devi stare nel terreno che sta fra il Piemonte e la Sardegna, se vuoi scegliere il tesoriere vai in Emilia”.

print_icon