PET FRIENDLY

Nascono i "veterinari della mutua"

Al momento si tratta di sei ambulatori sociali che cureranno gratuitamente in Piemonte cani e gatti di proprietà delle persone seguite dai servizi sociali. Ma per la Regione è solo il primo passo per arrivare a un servizio sanitario per tutti gli animali domestici

Nascono in Piemonte gli “ambulatori veterinari sociali”. Saranno sei, in tutta la regione, e garantiranno prestazioni sanitarie gratuite a favore degli animali di proprietà delle persone in carico ai servizi sociali. L’iniziativa è dell'assessore regionale con delega, prima in Italia, al Benessere Animale, Chiara Caucino. Un primo passo, secondo la Regione, per arrivare alla “mutua degli animali”. Saranno interessate quattro aree interaziendali, alle quali si aggiungono l’Asl To3 e l'Asl To4. Ogni area avrà una Asl capofila che gestirà il progetto. Gli ambulatori serviranno le 260 mila persone in carico ai servizi sociali, buona parte delle quali possiede un animale d’affezione. Gli ambulatori garantiranno le prestazioni di base e saranno operativi entro il 30 giugno prossimo.

“I nostri animali sono un valore prezioso per ognuno di noi – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – e ancor più per persone che vivono un disagio, ma proprio per questo è importante garantirne le condizioni di benessere”. Per l’assessore Caucino “gli obiettivi di questa misura sono molteplici: evitare gli abbandoni degli animali, magari perché' non si hanno le risorse per curarli, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico per il sopraggiungere di una malattia al proprio animale ed evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà”. Si tratta di un provvedimento “sul quale ho lavorato mesi – aggiunge – e per giungere al quale, ovviamente, ho avuto interlocuzioni con l’Ordine dei veterinari e con le Asl”.

In Piemonte i soli cani censiti all’anagrafe canina raggiungono circa le 800 mila unità, si stima quindi la presenza di un cane ogni cinque residenti piemontesi. “Con questa iniziativa – conclude Caucino – perseguiremo due finalità: la prima è quella di riqualificare gli ambulatori che verranno individuati con tutte le infrastrutture necessarie e una parte per garantire il servizio. Il Piemonte si conferma, con questa misura, sempre di più una regione amica degli animali. E anche dei loro padroni, specie quelli più in difficoltà”.

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