PALAZZO LASCARIS

Regione, marchette d'inizio anno

Il Pd contesta il centrodestra che attraverso l'Omnibus introduce modifiche di legge "che si vergogna di portare in Consiglio". Quest'anno, pur in ritardo di almeno sei mesi, sono 91: dalla caccia ad alcune specie protette all'alleggerimento dei vincoli urbanistici

Un carrozzone di marchette. “L’omnibus è l’occasione ogni anno per un importante intervento manutentivo sul patrimonio legislativo piemontese, ma anche quest’anno è diventato il refugium peccatorum per tutte quelle modifiche di legge che si ha vergogna di portare in Consiglio regionale e si cerca di annegare nel mare di articoli della legge di riordino, quest’anno 91”. A censurare il comportamento della maggioranza di centrodestra della Regione Piemonte sono gli esponenti del Pd Daniele Valle, vicepresidente dell’assemblea di Palazzo Lascaris, e Domenico Rossi, consigliere e vicepresidente della Quarta Commissione.

“Un numero, 91, che è destinato a crescere – secondo i due dem – con gli emendamenti dell’ultimo minuto, dove spesso si nascondono le nefandezze peggiori. Non è un caso che il provvedimento, che arriva ogni anno a giugno, quest’anno abbia tardato fino a dicembre e che poi la Giunta Cirio abbia imposto nell’ultimo Consiglio regionale dell’anno l’urgenza, tagliando così i tempi della discussione”. Dal deposito del testo, avvenuto il 19 dicembre scorso, restano soli 30 giorni per la discussione in commissione. Inoltre, con il Consiglio Regionale che per la prima volta resta chiuso per due settimane da Natale a dopo l’Epifania, il tempo per il dibattito e l confronto è ridotto a dieci giorni scarsi. “Usano la tagliola per nascondere la loro incapacità di programmazione e di confronto, caratteristica dell’intera legislatura”, accusano Valle e Rossi.

In una nota, i due consiglieri Pd evidenziano gli articoli, a loro parere, discutibili e a cui intendono opporsi: l’1, quello sulla caccia, che introduce la possibilità di cacciare pernice bianca e gallo forcello, specie in via di estinzione; il 12, che ritengono introduca la facilitazione nell’ampliamento delle cave; il 14, che eliminerebbe il vincolo, per i versamenti delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, di reinvestire le somme in nuova edilizia convenzionata. Contrari anche all’articolo 19 e seguenti, che inseriscono nella legge sugli Ordini professionali (giornalisti, avvocati, architetti, commercialisti, ecc.) la possibilità di erogare contributi alle associazioni datoriali; al 21 e seguenti, che tolgono la possibilità di multare chi installa più macchinette per il gioco d’azzardo del dovuto. Criticano inoltre l’articolo 39, che porta da 2 a 10 anni il tempo per i Comuni di restituire i contributi percepiti dalla Regione per modifiche al Piano Regolatore che poi non si sono fatte e il 42, che prevede che la sospensione causa emergenza Covid dei pareri previsti dalla legge urbanistica diventi perpetua.