GRANA PADANA

Lega, i ribelli fuori dalle elezioni. Nordisti con la coda tra le gambe

Il Senatur sta con Fontana, Salvini non li vuole in lista e così i tre consiglieri lombardi scissionisti rimarranno a casa. "Questa è la volontà di Bossi, la rispettiamo". Sarà, ma alla prima vera prova di forza decidono di abbassare la cresta

Alla fine sono rimasti loro con il fatidico cerino in mano. I tre consiglieri ex Lega, pronti fino a ieri a presentarsi in Lombardia con una lista del Comitato Nord, in appoggio a Letizia Moratti, fanno un passo indietro. “Dopo aver parlato con Umberto Bossi e con l'europarlamentare Angelo Ciocca abbiamo deciso di non candidarci alle prossime elezioni regionali” fanno sapere Antonello Formenti, Max Bastoni e Roberto Mura. Espulsi dal partito di Matteo Salvini, banditi di fatto dalla coalizione di centrodestra, non troveranno ospitalità neanche nel Terzo Polo. I tre sono stati cacciati dal Capitano dopo aver costituito, insieme a Federico Lena, un nuovo gruppo al Pirellone che fa riferimento al Comitato Nord, la corrente interna al Carroccio fondata dal vecchio Senatur, il quale però ha posto il suo veto a un’operazione contro Attilio Fontana, candidato governatore della Lega, partito di cui il fondatore è presidente federale “a vita”. Insomma, la Lega resta sangue del suo sangue e mai Bossi avrebbe patrocinato un’operazione contro il suo partito.

La decisione di non candidarsi “nasce dal fatto che non ci sarà una lista del Comitato Nord alle prossime elezioni regionali – proseguono i tre – data l’impossibilità per il comitato di presentarsi a sostegno del governatore uscente Fontana”. Questa, fanno sapere ancora i candidati, “è la volontà di Bossi e noi la rispettiamo fino in fondo così come abbiamo sempre rispettato la linea del fondatore della Lega”. Ad ogni modo “potremmo percorrere altre strade e candidarci sotto altre bandiere – concludono in relazione alla possibilità di vederli candidati nella lista civica di Moratti – ma è un’ipotesi che abbiamo deciso di scartare in quanto non sarebbe coerente con la nostra storia politica”. Lena, invece, aveva già fatto sapere in precedenza di non essere interessato a ricandidarsi per un posto in Consiglio regionale.

print_icon