Pd: Furia, Rossi candidato unitario? Non lo escludo

"Aspettiamo il suo documento politico e non escludiamo l'ipotesi di una convergenza sul suo nome come candidato unitario: stiamo valutando, e intanto dobbiamo dialogare". Così il segretario regionale uscente del Pd piemontese, Paolo Furia, risponde all'Ansa su Mimmo Rossi, al momento unico candidato ufficiale a succedergli in vista del congresso regionale in programma il 26 febbraio, lo stesso giorno di quello nazionale. Per la decisione resta una settimana, perché il termine per la presentazione delle candidatura scade domenica prossima. "La proposta di Rossi - dice Furia - è interessante e va considerata attentamente: non dobbiamo rifiutare il dialogo arroccandoci su posizioni separate solo perché appoggiamo mozioni e candidati diversi al congresso nazionale". "Rossi - osserva il segretario - ha offerto la propria candidatura a tutta la nostra comunità, senza guardare a mozioni e correnti e senza vincolare la propria candidatura a accordi già chiusi tra pochi dirigenti". "Anche se Rossi appoggia Stefano Bonaccini al congresso nazionale mentre io sono nel coordinamento regionale della mozione di Elly Schlein - rimarca - sono tra coloro che ritengono che sul piano regionale valga la pena dialogare, trovando le ragioni per un congresso unitario". "Penso - aggiunge - che la prossima settimana dialogheremo per verificare se ci saranno le condizioni per dare al Pd Piemonte una guida solida, sicura, che sappia trarre il meglio dall'esperienza di chi è venuto prima, e aggiungere il proprio originale contributo".

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