CENTRODESTRA

Scazzi (e lazzi) tra Lega e Fratelli d'Italia

Nastri s'intesta lo sblocco delle procedure sulla Città della Salute e tra i salviniani novaresi parte l'attacco con meme e sfottò. I meloniani sospettano che ad orchestrare tutto siano il sindaco Canelli e, soprattutto il neo segretario Giordano

I successi, si sa, hanno sempre molti padri. E anche troppi fratelli, però, almeno agli occhi iniettati di rabbia di un bel po’ di leghisti in quel di Novara. Già, perché è all’ombra della cupola di San Gaudenzio che si stagliano le lunghe ombre e non meno i coltelli tra alleati del centrodestra. I seguaci di Matteo Salvini non hanno mandato giù le esternazioni del senatore meloniano Gaetano Nastri, questore di Palazzo Madama, lesto come una volpe a rivendicare il ruolo del Governo, quindi di Fdi, nello sblocco dell’annosa procedura per consentire di bandire la nuova gara per la Città della Salute.

Ci vuol poco che sia tutto un fioccare di post e meme in cui sarcasticamente molti militanti del Carroccio “ringraziano” Nastri e Fratelli d’Italia per “lo sforzo e l’abnegazione”. “Il mio lavoro qui è finito”, sentenzia il Nastri fake beccandosi il commento sarcastico: “Ma non hai fatto niente”. E poi ancora più velenoso: “Ho sudato nel fare foto al tavolo del ministro”. Tra i fedelissimi di Giorgia Meloni indicano nel sindaco Alessandro Canelli e nell’appena eletto segretario provinciale, suo predecessore a Palazzo Cabrino, Massimo Giordano i mandanti della campagna di attacco sui social. Entrambi, ovviamente, s’affrettano a smentire, stupiti (e magari un po’ divertiti) da quella reazione partita dal basso e passata sopra le loro teste. 

Da poco più che goliardata a caso diplomatico nel centrodestra il passo è breve. Non si sa se tra i massimi livelli dei due partiti ci sia stato un chiarimento, oppure si preferisca aspettare che tutto decanti. Certo è che anche questa vicenda non può che confermare come il clima tra Lega e FdI nella provincia dove il carroccio salviniano non s’è mai mostrato sonnacchioso, tantomeno arrendevole, sia sempre più teso. Non senza ragione. Non serve salire sulla guglia della cupola antonelliana per vedere dall’alto l’alacre muoversi dei Fratelli e proprio dello stesso Nastri per provare a soffiare la guida della città alla prossima tornata elettorale, piazzando al posto di Canelli un loro uomo o, magari, una loro donna. 

“Ci batteremo perché Novara resti a guida leghista” ha detto, appena pochi giorni fa, l’ex sindaco e già assessore regionale Giordano tornato a pieno titolo all’attività politica, dopo una lunga odissea giudiziaria da cui è uscito completamente assolto. E conoscendo il suo tratto, non proprio diplomatico, per non dire fumantino, c’è chi stavolta pare aver superato il maestro.

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