La lingua (lunga) di Delmastro

Dicono che… se non rischierà il posto al ministero, di certo Andrea Delmastro vedrà bruscamente ridimensionate le sue funzioni. Tirato in ballo dal compagno di partito Giovanni Donzelli, con il quale condivide la casa romana a Monti, il capataz meloniano del Piemonte è finito nella bufera del “caso Cospito”, avendo ammesso di essere stato lui ad aver fornito al “Pipistrello” il contenuto di alcuni documenti («ho risposto ad alcune sue domande») che dovevano restare tra le quattro mura di via Arenula. E se sul suo ruolo di sottosegretario alla Giustizia già pesa la difformità di vedute con il titolare del dicastero Carlo Nordio, toccherà a Giorgia Meloni stabilire se e quanto grave è stato il comportamento di uno dei suoi più fedeli sostenitori. A Montecitorio, tra i banchi di Fratelli d’Italia, si scommette che per un po’ il “prezzolino” biellese, che in questi mesi ha fatto il pieno di ospitate nei talkshow televisivi, verrà oscurato.

print_icon