RIFORME

Autonomia, arriva Calderoli 

Il ministro sarà a Palazzo Lascaris il 24 febbraio per spiegare il testo. La commissione presieduta da Lanzo aperta a tutti i consiglieri. Risposta della Lega (dopo il recupero in Lombardia) ai Fratelli centralisti? Pochi giorni fa vertice in cascina con Cirio

E venne il giorno dell’Autonomia. L’attesa per i leghisti piemontesi, scalpitanti da tempo per avere Roberto Calderoli a Palazzo Lascaris dove discutere e spiegare la riforma, sarà premiata nel giro di una decina di giorni. Come comunicato dal presidente del consiglio regionaleStefano Allasia ai consiglieri “il ministro ha manifestato il piacere di venire in consiglio regionale per illustrare il ddl sull'autonomia nel pomeriggio di venerdì 24 febbraio”. Con il presidente della commissione sull’Autonomia, il leghista Riccardo Lanzo, pronto ad accogliere in gran spolvero il ministro, lo stesso organismo sarà convocato e aperto “a tutti i consiglieri interessati”, come anticipa ancora Allasia, altro leghista che pose proprio come prioritaria la riforma sulle maggiori competenze regionali fin dall’inizio del suo mandato sulla scranno più alto dell’emiciclo di via Alfieri.

Incassato il deciso recupero di consensi alle regionali in Lombardia, sopite se non archiviate le fronde contro Matteo Salvini, la Lega rinfrancata dal risultato nella regione che l’ha vista nascere e crescere, la stessa del varesino Calderoli, marca con forza la “sua” riforma simbolo e, nonostante un iter che si annuncia ancora piuttosto lungo e complesso, lo fa proprio nella regione dove sta vivendo un pressing sempre più evidente da parte dei Fratelli d’Italia. E la risposta all’arrembante alleato passa anche dal messaggio affidato alla visita di Calderoli e al riportare in primo piano quello che resta un totem leghista, un richiamo a quel federalismo e a quell’autonomismo verso cui nei mesi scorsi era stato accusato di scarso entusiasmo. Quello del ministro sarà in realtà un ritorno in Piemonte, dov’era ancora la scorsa settimana avendo da qualche anno una tenuta nel Monferrato Casalese.

Nel buen retiro di Cereseto, non è raro vedere Calderoli sul trattore tra i noccioleti che ha impiantato. E di nocciole, ma non solo, il ministro ha parlato sabato scorso con un altro noto coltivatore della tonda gentile, ovvero il governatore Alberto Cirio che sabato scorso gli ha fatto visita. “Ho incontrato da me in cascina il governatore Alberto Cirio, per approfondire le tematiche nelle corde del Piemonte in merito all’autonomia differenziata – ha scritto sui social il ministro –. Mi ha rappresentato per le aree montane disagiate e i territori marginali l’esigenza del rispetto degli aspetti sanitari ed espresso le medesime esigenze in materia di istruzione, con l’obiettivo di garantire sempre e comunque i diritti civili e sociali in ogni realtà”.

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