TRAVAGLI DEMOCRATICI

Bonaccini straccia Schlein, anzi perde. Guerra di sondaggi (e di nervi) nel Pd

Due sondaggi accreditano il governatore dell'Emilia-Romagna di un considerevole vantaggio rispetto alla sua sfidante. Secondo Emg la forbice è tra il 63 e il 67%, più cauto Intwig che lo dà al 61%. Ma Winpoll è di tutt'altro avviso e la deputata vola al 56,3

Stefano Bonaccini potrebbe addirittura doppiare Elly Schlein alle primarie del 26 febbraio. Anzi no, a vincere sarà la sua sfidante. Nella casamatta Pd anche i sondaggi litigano tra di loro e mentre due ricerche vedono il presidente dell'Emilia-Romagna saldamente in vantaggio, un'altra ritiene favorita colei che per un po' di tempo lo ha affiancato in Regione prima di spiccare il volo per Montecitorio. Chi avrà ragione? Per scoprirlo bisognerà attendere una decina di giorni, in cui molto dipenderà anche da quante persone si recheranno ai gazebo.

Due sondaggi condotti tra il 7 e il 10 febbraio sono concordi sull'ampio vantaggio di cui godrebbe il governatore. Secondo Emg, che ha condotto l’indagine su un campione di 1.500 persone, la forbice di cittadini che voterà Bonaccini si aggirerebbe tra il 63 e il 67%, mentre quella che voterà Schlein sarebbe compresa tra il 33 e il 37%. Nel 2019 Nicola Zingaretti aveva raggiunto il 66%. Tantissimi, secondo la ricerca, sono gli indecisi, uno su tre. Importante sottolineare che il 42% di coloro che considerano Bonaccini il miglior leader andrà a votare, mentre solo l’11% di chi considera migliore Schlein si recherà ai gazebo, fattore che potrebbe divaricare ulteriormente la distanza tra i due sfidanti. Si stima bassa la partecipazione: solo il 13% ha dichiarato che sicuramente andrà a votare per eleggere il nuovo segretario dei dem, il 12% invece ha affermato che probabilmente andrà a votare. Mentre il 57% degli intervistati sicuramente non si recherà al voto. 

Su un campione di mille persone anche secondo Intwig Bonaccini avrebbe un ampio margine, essendo accreditato del 61% contro il 39% della deputata. Secondo sette intervistati su dieci, inoltre, il presidente dell’Emilia-Romagna sarebbe più in grado di vincere le elezioni e di garantire l’unità del partito rispetto alla sua sfidante.  Il 57,5% ritiene che sia anche colui che potrebbe rinnovare l’attuale classe dirigente mentre è più risicato il vantaggio se si chiede chi dei due possa dare nuova linfa al partito. Infine la fiducia: il 38,7% degli intervistati ha abbastanza o molta fiducia in Bonaccini contro il 34% per Schlein.

Insomma gara già decisa in partenza? Mica tanto. Il sondaggio  di Winpoll dà la deputata al 56,3% tra i potenziali elettori del Pd, contro il 43,7% di Bonaccini. Un pronostico che correre un brivido lungo la schiena del favorito della vigilia e che ringalluzzisce le truppe dell’outsider.

I risultati, ancora parziali, della conta tra gli iscritti vedono Bonaccini avanti con il 54,7%, Schlein al 33,7, Gianni Cuperlo al 7,5 e infine Paola De Micheli al 4,5. Come noto si sfideranno alle primarie solo i due più votati.

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