ECONOMIA DOMESTICA

In Piemonte oltre 7mila nuove imprese guidate da under 35

Non cala tra i giovani il desiderio di mettersi in proprio. Nella regione sono oltre 38mila, una su quattro ha cittadini stranieri al vertice. La maggioranza sono nei settori dei servizi e del commercio. Così sfuma il sogno del posto fisso

Il posto fisso? Oggi i giovani si mettono in proprio. Aumentano in Piemonte le imprese under 35, che nell’anno appena trascorso sono 4.116 in più rispetto al 2021. A fronte della nascita di 7.316 nuove imprese giovanili, infatti, solo 3.200 hanno chiuso i battenti con un saldo ampiamente positivo al punto che, osserva Unioncamere,  senza l’apporto delle aziende guidate dagli under 35, lo stock delle imprese complessivamente registrate in sul territorio regionale avrebbe manifestato una perdita di oltre 3mila unità.

Complessivamente sono 38.215 le imprese giovanili registrate al 31 dicembre 2022 sul territorio regionale e rappresentano circa il 9 percento del totale e il 32% delle nuove attività. Quasi una su quattro è guidata da cittadini stranieri e il 26,8% è amministrato da donne. Insomma c’è un nuovo fermento nel tessuto imprenditoriale piemontese dopo il biennio del Covid e i protagonisti sono giovani, donne e stranieri. Una nuova generazione pronta a mettersi in gioco sfruttando le opportunità offerte da un periodo di profondi cambiamenti, com’è l’attuale.  

A livello nazionale, emerge come il Mezzogiorno evidenzi tradizionalmente una concentrazione di imprese giovanili superiore a quella delle altre aree. Su tutte emerge la Campania, dove le società guidate da under 35 sono l’11,3% del totale, seguita dalla Calabria (11%), dalla Sicilia (10,1%) e dalla Puglia (9,9%). Il Piemonte si trova al settimo posto, con un peso delle imprese giovanili pari al 9%.

Nel 98,3% dei casi le aziende guidate da under 35 hanno, infatti, meno di dieci addetti, ma in fondo è difficile immaginare che un giovane possa aprire da un giorno all’altro una multinazionale di medie o grandi dimensioni. L’analisi per settori evidenzia come il primo comparto per le imprese giovanili sia quello delle altre attività di servizi (32,1%), seguito dal commercio (23,6%) e dalle costruzioni (15,3%). Poco meno di un’impresa su dieci si dedica all’agricoltura (9,7%), il 9,2% al turismo mentre solo il 5,7% è industriale.

Confrontando la realtà settoriale delle imprese giovanili con quella del tessuto imprenditoriale regionale complessivo, si evidenzia, per le aziende guidate dagli imprenditori under 35, una maggiore specializzazione nel turismo e nel commercio e un minor interesse per agricoltura e industria in senso stretto. L’analisi territoriale rivela come l’imprenditoria giovanile assuma una rilevanza maggiore nei sistemi imprenditoriali di Torino (9,6%) e Cuneo (9,1%), mentre risulti meno diffusa ad Alessandria (7,2%) e a Biella (7%).

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