TRAVAGLI DEMOCRATICI

Valanga Schlein, ribaltone nel Pd. L'outsider sbanca il Piemonte: 67%

La giovane deputata è la nuova leader del partito con il 53,8% dei voti. Il prossimo segretario non è quello scelto dagli iscritti. Débâcle di Bonaccini che crolla a Torino, dove si ferma sotto il 30%, e perde anche in tutte le altre province

Si sono chiusi da poco i 5.550 seggi allestiti in tutta Italia dal Partito democratico per le primarie e i primi risultati sembrano delineare la clamorosa rimonta di Elly Schlein nella corsa alla segreteria nazionale del partito su Stefano Bonaccini. Ai congressi di circolo, che si sono svolti dal 3 al 19 febbraio, tra quattro contendenti (Bonaccini, Schlein, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli) il risultato era stato favorevole al presidente dell'Emilia-Romagna. Bonaccini aveva infatti ottenuto il 52,87%, Schlein il 34,88%, Cuperlo il 7,96% e De Micheli il 4,29%. Grande entusiasmo tra i sostenitori della giovane deputata che, arrivata al comitato allestito allo Spazio Diamante di Roma, è stata accolta da applausi e cori. Un fermento che cresce con l'arrivo dei dati. Lei vince a Roma, Milano, Torino, Firenze, Napoli. Poi anche il resto della Lombardia e del Piemonte scelgono Schlein, infine tutto il Nord. Bonaccini starebbe registrando migliori performance invece nelle regioni del Sud, forte dell'appoggio dei governatori dem Vincenzo De Luca, della Campania, e Michele Emiliano della Puglia. Ma non basta.  

Già dalle prime ore della mattina, con le code ai seggi, la sensazione tra i maggiorenti dem era che l’alta affluenza potesse portare sorprese con sé. E così è stato: salvo poche eccezioni la deputata prevale pressoché ovunque. In Piemonte, dove hanno votato 57.206 persone, il successo di Bonaccini nella conta per gli iscritti viene ribaltato. Alla fine la outsider stravince con 38.408 voti, pari al 67,14% dei voti, mentre il favorito si deve accontentare di 18.502 preferenze (32,34%).

Torino e la sua area metropolitana tutte per Schlein che ottiene 21.641 voti su 32.535, pari al 66,5%. A Venaria la parlamentare doppia Bonaccini (263 a 135), a Vinovo finisce 142 a 60, a Castellamonte 95 a 41, a Chivasso 209 a 176, a Volpiano 120 a 92, a Collegno 110 a 74, a Bruino 121 a 46, a Pianezza 140 a 79. A Moncalieri, quinta città del Piemonte per numero di abitanti, Schlein ottiene 489 preferenze, il governatore emiliano 451, a Orbassano Schlein arriva a 200, Bonaccini a 78, un po' più su, a Ivrea, la parlametare vince 553 a 303. Tutti per Schlein. Uniche eccezioni sono Nichelino (dove Bonaccini vince 494 a 266) e Settimo Torinese (464 a 431): decisivo qui l’effetto trascinamento dei sindaci Giampiero Tolardo ed Elena Piastra, schierati assieme a tanti altri colleghi con il presidente della regione emiliano-romagnola. Anche a Torino città la musica non cambia anzi nella cinta daziaria Schlein si attesta addirittura al 70,86%. Ci sono dei seggi in cui la vittoria si trasforma in valanga: alla Venchi Unica (Circoscrizione 3) finisce 450 a 219, in piazza Umbria 212 a 62. Nel seggio di via Dina 198 a 84, in via Millio 317 a 149, in via Montanaro 83 a 20. Bonaccini non vince mai. 

Nelle altre province del Piemonte la musica non cambia. A Novara i voti per Schlein sono 2434, Bonaccini è fermo a 1374. Ad Alessandria Schlein s'impone 3.278 a 2.023. Ad Asti non c’è storia: Bonaccini 509 preferenze, Schlein 1.254. A Vercelli finisce 884 a 487, a Cuneo 3.862 a 1.850. La vincitrice è sempre lei. 

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