EDILIZIA SANITARIA

Regione "immobile e latitante", Preioniland in subbuglio

Durissimo atto d'accusa della sindaca di Verbania Marchionini (Pd). Dopo oltre 4 anni e mille intoppi e giravolte nulla si sa della futura struttura. "Icardi e Preioni mi avevano garantito interventi di miglioramento, ma non se ne è visto uno"

“Mentre si annunciano progetti per nuovi ospedali in Piemonte e apprendiamo con piacere il via al nuovo bando di appalto per la Città della Salute di Novara, del nostro nuovo ospedale nel Verbano-Cusio-Ossola si son perse le tracce”.

Attacca a testa bassa la sindaca di Verbania Silvia Marchionini (Pd) e non risparmia pesantissime accuse al governo di centrodestra della Regione, riaprendo una questione in verità mai chiusa come quella del nuovo ospedale della sua provincia. Tra progetti caldeggiati e poi affossati, come l'ipotesi Ornavasso, divisioni tra i sindaci su dove costruire la nuova struttura e polemiche politiche tra centrosinistra e centrodestra (ma anche all’interno di quest’ultimo), nulla di concreto si è mosso. Peraltro in una provincia tra le più complesse dal punto di vista orografico e dei collegamenti stradali, che giocano un ruolo importante nelle scelte di edilizia sanitaria. 

“Assistiamo all'immobilismo assoluto, da quasi quatto anni, della Regione sulle scelte da compiere per il Verbano Cusio Ossola, senza che nessun atto in merito al rilancio della sanità nel nostro territorio sia stato approvato”, scrive in una nota la sindaca del capoluogo. “La necessità di un nuovo ospedale ribadita dalla maggioranza dei sindaci, l'ultima volta il primo luglio dello scorso anno, dagli operatori sanitari e dai medici, non vede un solo passo in avanti promosso dalla Regione, nonostante i fondi a disposizione ormai da sei anni, come rintracciabile sul sito del Governo dell'agenzia della coesione sociale”.

Marchionini cita un altro passaggio importante e meno lontano nel tempo: “Sono anche passati tre mesi dall'incontro che ho avuto a Torino con l'assessore alla Sanità Luigi Icardi e il capogruppo della Lega Alberto Preioni. In cosa si è concretizzato l'impegno che hanno preso sulla nostra proposta di aumentare gli stipendi dei sanitari delle zone di confine come il Vco? Dove è il progetto di marketing e accoglienza per i professionisti del settore? Quali impegni – chiede ancora la prima cittadina di Verbania – per avere meno medici gettonisti anche alla luce dei rilievi della Corte dei Conti?”.

Lamentando l’assenza di risposte, Marchionini definisce “l’immobilismo della Regione, una scelta politica, che sottolinea una testardaggine con conseguenze pesanti per i cittadini proprio sul bene principale e più importante qual è la salute”. Ad oggi, almeno stando alle ultime dichiarazioni di Icardi, la prospettiva individuata per il Vco (anche a fronte delle divisioni tra i sindaci emerse in più occasioni) parrebbe quella di un potenziamento dei due ospedali, il Castelli di Verbania e quello di Domodossola, rinunciando all’ipotesi di una nuova struttura unica. Tutto, però, può ancora cambiare e non sarebbe una novità nel percorso a ostacoli e deviazioni che da un po’ di anni connota la vicenda. “Purtroppo l'evidenza concreta – aggiunge la sindaca – è che ci sono sempre più persone che per ottenere cure adeguate devono rivolgersi a strutture fuori provincia, con servizi deficitari, liste d'attesa per visite ed esami intollerabili, fino al mancato ripristino dei servizi sanitari saltati con la pandemia all'ospedale Castelli”. Conclusione: “La sanità nel Verbano-Cusio-Ossola, è ormai da serie C e la Regione non fa nulla”.

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