PIEMONTE 2024

Nel Pd parte il gioco delle coppie

Mentre il Consiglio regionale si appresta ad approvare la doppia preferenza, i candidati dem sono già alla ricerca di un partner per aumentare i voti. Dalla sinistra ai Popolari: matrimoni in vista e coppie di fatto. Ecco tutti i nomi in ballo

Ognuno in cerca della sua anima gemella. Non ci saranno Corrado Tedeschi e Giorgio Mastrota, ma nel Pd è già iniziato il gioco delle coppie in vista delle prossime elezioni regionali. Mentre in Consiglio i dem fanno muro contro ogni modifica all’attuale legge elettorale, fatta eccezione, appunto, per l’introduzione della doppia preferenza, nel partito c’è già chi si guarda intorno per trovare un partner. Anche qui conta la dote (elettorale, s’intende) per intraprendere una convivenza di almeno cinque anni a Palazzo Lascaris.

In tante famiglie (politiche) già fervono i preparativi e si racconta, per esempio, che nella sinistra del partito sarebbe arrivata una proposta dal sindaco di Collegno Francesco Casciano per Gianna Pentenero. Certo, lei ora è “impegnata” nella giunta torinese di Stefano Lo Russo ma si è già proposta nientemeno che per il ruolo di presidente a dimostrazione di quanto quel ruolo le sia stretto. E se non ottenesse la fatidica incoronazione?  Allora potrebbe abbandonare un sindaco per un altro e trasferirsi da Palazzo civico a via Alfieri. Ma attenzione perché Casciano non è l’unico pretendente: anche un ex consigliere regionale come Andrea Appiano potrebbe essere interessato, magari facendo leva sull’antica amicizia e soprattutto sulla comune appartenenza all’area di Gianni Cuperlo, almeno fino a quando “Gianna” non l’ha tradito per Schlein all’ultimo congresso. E tanto per rimanere da quelle parti, che farà Enzo Lavolta, apparso un po’ isolato negli ultimi tempi e che al congresso ha scommesso su Stefano Bonaccini? I voti li ha, ma al momento è senza una donna.

Dai diavoli all’acqua santa. Anche nella vecchia corrente dei Popolari c’è chi è pronto a scambiarsi l’anello nell’urna. Si tratta di Monica Canalis e Alberto Avetta: i due già siedono vicini nel parlamentino regionale e fanno parte di due correnti che spesso nei momenti di difficoltà si sono alleate. Certo siamo in una fase in cui soprattutto tra i cattodem di Canalis si respira un’aria pesante: non tutti hanno condiviso lo strappo dell’ex vicesegretaria nell’assemblea che ha votato la nuova direzione del partito, quando lei ha imposto ai suoi il voto contrario, indispettita per aver ottenuto un posto in meno rispetto a quanti pensava gliene spettassero ed è stata necessaria la mezza sconfessione di Stefano Lepri, che ha pure rivendicato la leadership di quel gruppo, per placare gli animi. Come spesso accade, sono le famiglie a dover dare la benedizione, non basta che tra i due scocchi la scintilla e c’è chi ha letto le parole di Lepri – “io guido il gruppo” – quasi come un avvertimento a chi da tempo ormai prova a emanciparsi dal vecchio patriarca. Avetta, da sempre legato all’ex deputato e segretario regionale Davide Gariglio, aspetta gli eventi dopo aver dato la sua disponibilità, sapendo che lo stesso Lepri potrebbe puntare al Consiglio regionale e se dovesse essere lui a formare la coppia con Canalis, allora l'avvocato canavesano potrebbe rinsaldare la vecchia amicizia con Pentenero, la quale a sua volta potrebbe anche optare per una strategia “poligama”. 

Al di fuori delle correnti, nelle casate di Moncalieri e Nichelino, un’altra coppia si starebbe già formando. È quella tra il consigliere uscente Diego Sarno e l’assessora moncalierese Silvia Di Crescenzo, fortemente sponsorizzata dal suo sindaco Paolo Montagna. Un matrimonio frutto di un accordo territoriale che ormai regge da anni e che ha stabilizzato due città un tempo inquiete. Terzo incomodo potrebbe essere un’altra moncalierese, Laura Pompeo, tra le predilette del deputato torinese Mauro Laus, il quale però potrebbe toglierla dalla piazza se si aprissero degli spazi per lei alle prossime elezioni comunali dove punta a diventare sindaca. Senza Pompeo, Laus potrebbe puntare sull’attuale presidente della Sala Rossa Maria Grazia Grippo. A lei la dote certo non manca, con le preferenze si è già imposta due volte alle Comunali di Torino e non le mancherebbero i pretendenti. Il primo potrebbe essere l’attuale capogruppo dem Raffaele Gallo, ma c'è anche Daniele Valle qualora non ottenesse la candidatura a presidente. Anche in questo caso se son rose fioriranno. E poi ci sono i battitori liberi, quelli che in una competizione elettorale avrebbero molto più da dare che da ricevere. Su tutti Mauro Salizzoni, recordman di preferenze alle scorse elezioni regionali. Che farà lui? 

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