AFFARI & TRASPORTI

Stazione nella città della moda

Progetto di uno scalo dedicato all'outlet di Serravalle, il più grande d'Europa. I binari passano a poche centinaia di metri dalla struttura su cui McArthurGlenn investe altri 40 milioni. L'incontro di Cirio, Gabusi e Bargero (Agenzia per la mobilità) con i vertici del gruppo

Una “città” affollata ogni giorno da decine di migliaia di persone, con parcheggi che si perdono a vista d’occhio e dove, se non ci si annota il numero del posto, si possono passare giorni a cercare l’auto. Ma una città senza una stazione, nonostante la ferrovia le passi proprio accanto. Almeno finora. Oltre 230 negozi, 51mila metri quadrati di estensione e, soprattutto, più di 6 milioni e mezzo di visitatori ogni anno, di cui una fetta cospicua arriva dall’estero, in particolare Est Europa ed Estremo Oriente. L’Outlet di Serravalle Scrivia sul quale la proprietà, McArthurGlenn, nei mesi scorsi ha annunciato un ulteriore investimento di 40 milioni, per molti versi è davvero una città, per altri ancora di più visto l’enorme quantità di persone che la affollano.

Ora quella bizzarria di avere i binari vicino alla megalopoli della moda a prezzi allettanti, ma non una fermata, sembra destinata a non durare tanto più a lungo. Del progetto di realizzare una stazione dedicata all’enorme centro commerciale si sta ragionando ormai concretamente, anche se piuttosto sottotraccia, tra la company londinese che con le sue strutture ha chiuso il fatturato 2022 raggiungendo i 4,5 miliardi di euro, la Regione Piemonte e le Ferrovie.

Quando nei giorni scorsi il governatore Alberto Cirio, insieme all’assessore ai Trasporti  Marco Gabusi e alla presidente dell’Agenzia per la mobilità piemontese Cristina Bargero, ha varcato l’ingresso dell’Outlet, il motivo non era quello di fare shopping. Tantomeno una semplice visita di cortesia al general manager Matteo Migani. Con quest’ultimo la delegazione ha discusso proprio del progetto di realizzare una fermata della ferrovia ad hoc per i clienti dell’Outlet. In questi giorni è in agenda un ulteriore incontro con Rfi, per affrontare ancor più nel dettaglio fattibilità, tempi e costi della stazione.  “Avere a poche centinaia di metri la linea ferroviaria che unisce Genova ad Alessandria e quindi con il resto del Nord, per l’Outlet più grande d’Europa, oggettivamente è una potenzialità che appare logico utilizzare”, spiega Gabusi allo Spiffero, confermando come “da parte della Regione c’è interesse e impegno per “un’operazione che presenta aspetti economici e anche turistici per il territorio, come dimostra la recente apertura all’interno del centro di uno sportello turistico regionale”. 

Gabusi si dice “convinto della fattibilità dal punto di vista tecnico, anche se sono necessari approfondimenti con le Ferriovie” e, per quanto riguarda i costi è ancora l’assessore a indicare come possibile modello quello di “Novara-Agognate, la fermata realizzata da Amazon per i propri dipendenti”. Naturalmente nel caso di Serravalle le esigenze sono assai diverse, così come il flusso di viaggiatori previsto. Tant’è che nelle ipotesi in discussione non ci sono soltanto le fermate dei treni di linea, ma un aspetto importante è attribuito a navette dedicate, per collegare Milano e Torino (con i relativi aeroporti) all’Outlet, soprattutto nei giorni festivi e nei periodi di maggior affluenza.

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