I CONTI DECOLLANO

Sagat, l'utile torna a volare

L'aeroporto di Torino segna il record di passeggeri nell'anno appena passato. Nel primo anno post pandemia anche i conti tornano positivi: risultato netto in crescita di 20,3 milioni. Fondamentale la base Ryanair. E nel 2023 i dati sono ancora migliori

Torna a volare l’aeroporto di Torino. Volano i passeggeri e pure gli utili di Sagat, la società che gestisce lo scalo, tra i primi a uscire dalle secche della pandemia. Nel 2022 ha registrato il suo record di traffico con 4.193.881 passeggeri trasportati, più che raddoppiati rispetto al 2021 e in crescita del 6% rispetto all’ultimo anno pre-Covid, il 2019. “Si tratta del miglior anno di sempre; il precedente record di traffico risaliva al 2017, quando i passeggeri erano stati 4.176.556” afferma Sagat in una nota al termine del cda riunitosi oggi sotto la presidenza di Elisabetta Olivieri per l’approvazione del bilancio. Una crescita resa possibile grazie all’accordo commerciale con la compagnia Ryanair che, a partire da novembre 2021, ha basato due aeromobili a Torino.

I ricavi totali del gruppo ammontano a 86,06 milioni di euro, con un aumento del +131,3% rispetto all’anno precedente. L’Ebitda è tornato positivo a 17,4 milioni, migliorato di 22,5 milioni rispetto a quello del 2021 (-5,1 milioni), anche grazie ai fondi di ristoro nazionali e regionali (pari a 13,3 milioni).L’esercizio 2022 si è chiuso con un risultato netto positivo pari a 11,9 milioni, in crescita di 20,3 milioni. Gli investimenti sono stati pari a 7 milioni, finalizzati principalmente al mantenimento e adeguamento infrastrutturale e all’avvio di interventi di sostenibilità energetica.

E quest’anno sta andando ancora meglio. Tra gennaio e febbraio si è evidenziata una crescita significativa rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, registrando un totale di 697.826 passeggeri, (+48,5%), e 6.912 movimenti con un incremento del 22%. Gennaio ha inoltre registrato 361.168 passeggeri, risultando così il miglior gennaio di sempre per passeggeri trasportati superando il record precedente registrato nel 2019, quando i passeggeri erano stati 339.432. La forte crescita nei primi due mesi ha permesso di registrare un incremento pari al +3% anche rispetto allo stesso periodo pre-Covid dell’anno 2019. Nonostante ACI Europe stimi per il 2023 una riduzione rispetto al 2019 che varia dal 10 all’8 percento dei volumi annuali di traffico pre-Covid19, sullo scalo di Torino è possibile prevedere nel 2023 un consolidamento dei volumi di traffico raggiunti nel 2022, supportato dall’apertura di nuove rotte e dalla fine dell’emergenza sanitaria. In particolare Ryanair per l’estate prevede l’apertura di 4 nuove rotte per Alicante, Stoccolma, Porto e Vilnius e l’aumento delle frequenze su 5 destinazioni già esistenti come Bruxelles, Cagliari, Valencia e Pescara. Inoltre la programmazione operativa di Volotea prevede dal 26 maggio un nuovo collegamento su Parigi – Orly con 2 frequenze settimanali.

“Il segmento di linea nazionale, sviluppato principalmente sulle direttrici verso il sud Italia e le isole, ha dimostrato particolare vivacità, consolidando la ripresa già in atto nel 2021. Con un volume pari a 2,2 milioni di passeggeri, la crescita sull’anno precedente si è attestata a +49% e a +16,3% rispetto al 2019, superando dunque il periodo pre-pandemico.

Il segmento di linea internazionale nel 2022 ha fatto registrare 1,8 milioni di passeggeri, in crescita del 235,6% sul 2021. Il divario sul 2019, seppur fortemente ridotto, non è stato ancora colmato del tutto, con un traffico che si è attestato a -1,8% complessivo rispetto all’epoca pre pandemia. È mancata, infatti, la parte del traffico internazionale legata ai primi mesi del 2022, a causa del brusco arresto dei collegamenti internazionali, dovuto al dilagare della variante Omicron. Nonostante questo, il traffico internazionale ha registrato un incremento superiore al 200% rispetto al 2021, recuperando quasi totalmente il 2019, in virtù del network più ampio di sempre. Nel 2022 tra le dieci direttrici più trafficate tornano tre destinazioni internazionali: Londra, Parigi e Barcellona. Pur continuando le destinazioni domestiche a movimentare il maggior numero di passeggeri, le rotte internazionali tornano a coprire una quota consistente del traffico: il 47% complessivo rispetto al 28% del 2021.

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