GRANA PADANA

Salvini lancia la Pontida "europea".
A giugno congresso in Piemonte

Dallo storico pratone la Lega annuncerà la sua agenda per l'Europa. Nel frattempo deve decidere se andare o no verso il Ppe. Pronti a sventolare la riforma Calderoli sull'autonomia (incardinata ieri). Alle assise regionali la riconferma di Molinari

Chissà se nel frattempo la Lega sarà uscita dal dilemma su quale direzione prendere in Europa, restando in Identità e Democrazia con Marine Le Pen e l’estrema destra tedesca di Alternative für Deutschland, oppure viaggiare rapidamente verso il gruppo del Ppe. In ogni caso sarà proprio l’Europa a stagliarsi sul pratone di Pontida. “Siccome l'Italia sarà centrale in Europa, perché ci sono i temi dell'auto green, della casa green, della carne sintetica, del formaggio finto, gli sbarchi e vogliamo essere più protagonisti in quel contesto – annuncia Matteo Salvini – lanceremo le nostre proposte per un'Europa diversa, nel prossimo settembre e lo faremo da Pontida”.

Dunque, là dove nell’ormai preistoria leghista si invocava la secessione e, in anni più recenti, l’uscita dall’euro, adesso la Lega più di governo che di lotta colloca proprio l’Europa al primo posto dell’agenda politica. Difficilmente potrebbe non essere stato così, con le elezioni per il Parlamento di Strasburgo la primavera prossima, ma certo quello indicata da Salvini per lo storico appuntamento del partito rappresenta comunque un ulteriore passaggio che suscita attesa e attenzione.

L’annuncio fatto dal segretario sgombra il campo anche dai dubbi circa la data dell’evento: nelle ultime settimane si era avanzata l’ipotesi di una Pontida a giugno e c’era chi aveva visto dietro questo salto all’indietro di un po’ d’anni (l’ultima edizione fu già a settembre) una prova muscolare della Lega (anche) nei confronti del partito di Giorgia Meloni. In quel continuo gioco di pesi e contrappesi tra alleati, ma pure avversari all’interno del centrodestra tanto più quando si approssima una tornata elettorale, come quella europea, dove ciascuno correrà per sé. Organizzare la kermesse mentre è in corso la campagna elettorale per le amministrative di maggio, con la previsione di una serie di ballottaggi avrebbe significato più di un problema. Avere quasi tre mesi di tempo per poter portare all’incasso gli attesi risultati positivi alle urne o, nel caso contrario, accusare eventuali cedimenti è altra cosa rispetto a celebrare l’evento storicamente più importante per la Lega a ridosso del voto. Lo stesso messaggio che il leader annuncia di voler dare sull’Europa finirebbe annebbiato dall’esito del voto in Comuni anche importanti. 

E poi c’è l’Autonomia, totem leghista nelle mani del ministro Roberto Calderoli, che ieri ha annunciato "l’inizio ufficiale del percorso parlamentare del disegno di legge. La riforma è stata incardinata in commissione Affari Costituzionali del Senato, esattamente come annunciato nei giorni scorsi e in linea con il programma stabilito. Un primo passo storico – ha aggiunto il ministro – per questo provvedimento, che vede il Parlamento pienamente coinvolto e si pone l'obiettivo ambizioso di far correre il Paese come un treno ad alta velocità”. Arrivare a Pontida con la riforma-vessillo già avviata è un altro elemento a favore della scelta annunciata da Salvini.

Se non ci sarà Pontida, a giugno ci sarà, invece, un altro importante momento atteso dai leghisti piemontesi: il congresso regionale. “Siamo in attesa del regolamento e della conclusione degli ultimi congressi provinciali”, spiega Riccardo Molinari, lasciando comunque intendere che la “finestra” di inizio estate appare più probabile rispetto a quella tornerebbe ad aprirsi in autunno. Un congresso che, salvo più che improbabili sorprese, filerà liscio come l’olio con un’unica candidatura e la riconferma di Molinari alla guida del partito in Piemonte. Pronto a salire con questo ruolo accanto a quello di presidente dei deputati leghisti, sul palco di Pontida. 

print_icon