POLITICA & GIUSTIZIA

Altra tegola sulla Rear, ispezione del ministero

Su disposizione del titolare del Mimit Urso la direzione per la vigilanza dispone accertamenti "straordinari" sulla cooperativa al centro dell'inchiesta della Procura di Torino che vede coinvolti "alcuni soci e dirigenti" tra cui il deputato Pd Laus

La Direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e le società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha disposto su indicazione del ministro Adolfo Urso l’invio di una ispezione straordinaria presso la cooperativa Rear, con sede nel Torinese, in strada del Portone a Grugliasco. La procedura – riferisce una nota – viene a seguito dell’avvio di un’indagine della procura di Torino per malversazione e truffa, che vede coinvolti a vario titolo alcuni soci e dirigenti della società tra i quali il parlamentare del Pd Mauro Laus che della Rear è socio e a lungo ne è stato amministratore.

Intanto, sul fronte giudiziario gli inquirenti stanno vagliando bilanci e conti correnti, passando al setaccio i conti tra il 2018 e il 2022, periodo in cui la Rear avrebbe ricevuto finanziamenti pubblici per “attività e iniziative ben specifiche”, ma i soldi sarebbero stati dirottati altrove. Insomma, si tratterebbe di fondi vincolati (ad esempio per la formazione professionale) stornati e utlizzati impropriamente. Da qui l’accusa di malversazione che viene mossa a Laus, chiamato in causa come amministratore di fatto: semplice socio sulla carta mentre nel cda siedono fratello, moglie e cognata. Secondo le ipotesi investigative di Procura e Guardia di finanza alcuni fondi sarebbero stati distratti e destinati “a finalità private”, quali il finanziamento delle campagne elettorali di Laus e dei suoi più stretti collaboratori, in azienda e nell’attività politica, l’assessore comunale Mimmo Carretta e la consigliera di Palazzo civico Maria Grazia Grippo. Responsabilità che si allargherebbe anche ad altri dipendenti della Rear, facendo salire “ad almeno otto” il numero degli indagati.

Proprio oggi il deputato dem ha dichiarato che non intende compiere nessun passo indietro:  “Il mio impegno politico aumenterà e non si scalfirà a partire dalle prossime elezioni regionali. Sarò come sempre un protagonista attivo” ha dichiarato via social. “Dalle legittime indagini della guardia di finanza e dalla procura mi difenderò nelle sedi competenti come fanno tutti i cittadini italiani”, ora dovrà dare delle spiegazioni anche agli ispettori del governo.

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