SEI UN MI-TO

"Meno olimpici ma più accoglienti",
Cirio punzecchia Sala sul caro affitti

Mentre a Milano gli studenti per protesta dormono in tenda, a Torino s'inaugura il nuovo campus da 388 posti letto all'ex Moi. Lo Russo: "A differenza di altre grandi città abbiamo non solo atenei d’eccellenza ma anche servizi di qualità, a partire dalla casa"

Meno blasonata, ma più a buon mercato. Perse le Olimpiadi, Torino cerca la rivincita su Milano tra gli universitari. La polemica sul caro affitti meneghino ormai è celebre, e il governatore del Piemonte Alberto Cirio coglie l’occasione dell’inaugurazione di un nuovo campus universitario all’Ex Moi (il villaggio olimpico finalmente recuperato) per cavalcarla. Mentre Torino accoglie “ci sono città, magari oggi un po’ più olimpiche di questa, che fanno dormire i ragazzi nelle tende perché costa caro mandarli all’università”. Sono 388 i posti letto destinati agli studenti universitari nel villaggio olimpico finalmente recuperato e di questi 150 saranno gestiti dall’Edisu e destinati ai borsisti. Poche settimane fa era stata inaugurata un’altra struttura al Lingotto da 164 posti letto.

Una puntura che dimostra quanto la ruggine dopo l’esclusione di Torino dai Giochi invernali del 2026, sancita anche dalla fiera opposizione di Beppe Sala, sia rimasta. Prezzi quasi inaccessibili nel capoluogo lombardo, dove in questi giorni una studentessa campeggia fuori dal Politecnico in polemica col costo delle stanze, una protesta poi imitata in altre città. E mentre Cirio punzecchia, il sindaco Stefano Lo Russo resta impassibile per poi ricollegarsi alle sue parole senza però fare riferimenti a Milano, una città che comunque il Pd amministra: “Come ricordava Cirio, e i giornali, nel nostro Paese c’è una grande questione, quella del diritto allo studio, dell’accesso a un’abitazione per gli studenti fuori sede”. Una questione “anche di competitività perché Torino, a differenza di altre grandi città italiane, non solo ha atenei d’eccellenza, ma ha anche la possibilità di rendere i servizi agli studenti (la casa ma non solo) certamente molto più competitivi”.

Insomma, Torino e il Piemonte avranno pure perso le Olimpiadi ma ora si preparano a sfidare Milano su un altro terreno, sapendo di poter contare su atenei in crescita e su investimenti importanti a partire dai 1.100 nuovi posti letto per gli studenti a Torino e nella sua area metropolitana portati in dote dall’Universiade del 2025 (attraverso i fondi del Pnrr). La disponibilità totale è destinata così a salire a 2.600 posti di cui 200 a uso foresteria per professori e ricercatori e 2.400 destinati ai borsisti.

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