COPPIE DI FATTO

Gay Pride, neanche Cirio dà il patrocinio (ma Lo Russo se la prende col Lazio)

Non c'è la Regione Piemonte tra gli enti che sostengono la kermesse arcobaleno di Torino del 17 giugno. L'assessore Marrone (FdI): "Nessuna adesione se parliamo di adozioni e utero in affitto". Il sindaco attacca il governatore... Rocca - VIDEO

Anche la Regione Piemonte non concederà il proprio patrocinio al Pride di Torino del prossimo 17 giugno. Nei giorni in cui infuria la polemica sull’adesione poi ritrattata da parte del governatore del Lazio Francesco Rocca, il collega Alberto Cirio sul tema non interviene sfruttando il fatto che gli organizzatori della kermesse arcobaleno non abbiano anche quest'anno inviato la richiesta.

D’altronde è da quando si è insediata la giunta di centrodestra che la Regione non aderisce al Pride. Per l’assessore di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone è «la logica conseguenza della deriva ideologica di certe rivendicazioni» perché «se si tratta di difendere i diritti delle persone possiamo discuterne ma se si inseriscono nel manifesto le adozioni gay e l’utero in affitto allora non possiamo essere d’accordo». Una posizione chiara, in linea con quella del partito di Giorgia Meloni a ogni latitudine con la precisazione che «il patrocinio non è una gentile concessione, ma rappresenta l’adesione politica di una istituzione alle rivendicazioni che sono alla base di quella manifestazione. Nel nostro caso non essendoci adesione non può esserci neanche il patrocinio».

Nel 2019, quando l’amministrazione Cirio si era appena insediata, la polemica scoppiò in seguito alle parole dell’allora assessore Roberto Rosso (anche lui di FdI) che definì «una carnevalata» il Pride, attirandosi le critiche di tutto il centrosinistra. Dopo di allora gli organizzatori non hanno più neanche avanzato la richiesta e il mancato patrocinio è passato in sordina. «Anche quest’anno non è stato chiesto alcun patrocinio» fanno sapere dalla Regione. A Torino il coordinatore del Pride è Marco Giusta, già assessore alle “Famiglie” della giunta pentastellata di Chiara Appendino. C’era anche lui due settimane fa tra i contestatori che hanno impedito al ministro Eugenia Roccella di presentare il suo libro “Una famiglia radicale”. All’invito – proprio di Marrone – di salire sul palco per un confronto Giusta «si limitò a scuotere la testa mentre urlava “via i fascisti dal Salone”» ricorda l’assessore meloniano.

Giovedì gli organizzatori del Pride presenteranno la manifestazione assieme agli enti sostenitori, tra cui Comune di Torino e Città Metropolitana, i due atenei cittadini – Università e Politecnico – e Accademia delle belle arti. Per il sindaco Stefano Lo Russo la decisione della Regione Lazio di togliere il patrocinio «è un grave errore», un atto «profondamente sbagliato e ingiusto». Un atto che Cirio compie da quattro anni, ma con lui, si sa, è scattata la scintilla. Ormai è una coppia di fatto.   

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