ENTI LOCALI

Piccoli Comuni, meno burocrazia

Approvato a Montecitorio l'ordine del giorno del deputato piemontese Comba (FdI). Un aiuto per i municipi con meno di 5mila abitanti che potranno tenere i loro conti con una finanza solo per cassa. Nessun vincolo, però, solo un generico impegno ad affrontare la questione

Una contabilità amministrativa semplificata per i Comuni con meno di 5mila abitanti. Quei tanti micro municipi con risorse ridotte al lumicino, personale scarso o scarsissimo, costretti a tutte le norme contabili degli enti locali più strutturati. Per contabilità semplificata s’intende una contabilità finanziaria “di sola cassa”, si legge nel dispositivo. Un piccolo segnale di aiuto è arrivato oggi da Montecitorio dove è stato approvato l’ordine del giorno presentato dal deputato e coordinatore piemontese di Fratelli d’Italia Fabrizio Comba. In Italia ci sono 5.534 comuni con meno di 5mila abitanti che rappresentano il 70% del totale. Più di mille sono concentrati nel solo Piemonte. E non è un caso che questo provvedimento sia stato portato avanti proprio da un parlamentare piemontese, assieme al collega astigiano Marcello Coppo, anche lui di FdI.

“È un grande giorno per i piccoli comuni. Il Governo si è impegnato oggi in aula ad attuare un mio ordine del giorno al decreto enti pubblici, per consentire una contabilità finanziaria semplificata che escluda il rischio di aggravi di sistema gestionale per i centri più piccoli. È un colpo deciso all’eccesso di burocrazia, che ormai oltrepassa i limiti della patologia amministrativa, che frena le politiche economiche espansive italiane da decenni e ostacola una gestione sana ed efficiente degli enti pubblici di piccole dimensioni”. Il provvedimento, passato con voto di fiducia, ora dovrà essere approvato al Senato.

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