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Regionali, il Pd misura il campo. Portas dà buca: "Sono in ferie"

Prima riunione della coalizione lunedì prossimo. Il segretario dem Rossi: "Il Piemonte è contendibile, entro l'autunno il candidato". Si parte dal centrosinistra classico in attesa di M5s e Terzo polo. Il leader dei Moderati prende tempo e diserta l'incontro

“Partiamo da chi c’è”. I rappresentanti di una coalizione per buona parte ancora da costruire varcheranno lunedì 17 (almeno non è venerdì), uno dopo l’altro, l’uscio di via Coppino, quartier generale del Pd per la prima riunione del centrosinistra in vista delle regionali in Piemonte del prossimo anno. La convocazione è arrivata nei giorni scorsi dal segretario dem Mimmo Rossi, che da settimane tesse la sua tela fatta d’incontri riservati, scambi d’opinione e riunioni.

“Anche io dovevo perdere, nel 2005, contro Enzo Ghigo poi le cose sono andate diversamente” gli ha confidato Mercedes Bresso e lui ha riportato queste parole anche ai suoi interlocutori più scettici nei confronti di una partita che molti considerano quasi impossibile. I dati pubblicati lunedì dal Sole 24 ore sul gradimento di Alberto Cirio (al sesto posto nella classifica dei governatori) hanno confermato la sua popolarità, ma di qui a un anno tante cose possono cambiare. Al tavolo di Rossi siederanno sicuramente i referenti di Sinistra Italiana, Verdi, Demos, Più Europa, Radicali, Socialisti e poi i civici di Monviso e Torino Domani. Quante di queste sigle diventeranno poi delle liste chi lo sa. L’invito è stato spedito anche ai Moderati ma è difficile che si presentino. “Decideranno loro” dicono dal Pd che dopo tante voci sull’accordo ormai fatto con Cirio, vogliono stanare l’antico alleato. Mimmo Portas, a chi lo contatta, dice che è in ferie in Sardegna, ci si aggiorna a settembre. E intanto prende tempo, almeno finché non sarà chiaro il destino del governatore.

Siamo solo all’inizio, ma nel Pd – almeno in quello piemontese – c’è la voglia di indicare una road map per evitare di trovarsi in inverno ancora senza un candidato, un programma e una coalizione. In questo momento il centrodestra è avanti nei sondaggi e Cirio è un candidato decisamente più conosciuto di chiunque possa verosimilmente schierare il centrosinistra. C’è da recuperare il gap e per farlo “dobbiamo iniziare a correre il prima possibile” dice Rossi, poi indica una deadline: “Dobbiamo avere un candidato entro l’autunno”. Al momento l’unico nome sul tavolo è quello del vicepresidente di Palazzo Lascaris Daniele Valle, ma per l’incoronazione ci vorrà ancora tempo. Nei giorni scorsi Rossi ha incontrato il deputato Marco Grimaldi (Sinistra italiana) e incassato la disponibilità a entrare in coalizione del consigliere regionale Giorgio Bertola (ex Movimento 5 stelle, ora Verdi). Mario Giaccone ha già iniziato a mettere insieme i pezzi della sua lista civica e lavora per unire le forze con Francesco Tresso di Torino Domani. Si sono fatti vivi anche i ragazzi di Volt.

Restano sullo sfondo Movimento 5 stelle e Terzo polo. Qualche abboccamento a livello locale già c'è stato ma qui le vicende regionali s’intrecciano con quelle nazionali: da una parte decide Giuseppe Conte, dall’altra se possibile è ancora più complicato con Matteo Renzi e Carlo Calenda che non hanno ancora deciso se saranno alleati alle europee, costretti a una convivenza sempre più forzata nei due rami del parlamento. Anche perché a oggi non è dato sapere se Italia Viva – che fino a ottobre sarà impegnata con i congressi – e Azione, alle prossime regionali, si presenteranno con il loro logo o annegheranno i rispettivi candidati in qualche lista civica, a destra o a sinistra. Più probabile la seconda opzione mentre c’è già chi è pronto a scommettere in una spaccatura del gruppo dirigente di entrambi i partiti un po’ come accaduto a Torino due anni fa.

Se lunedì Rossi riunisce gli alleati, il giorno seguente sarà la volta della direzione regionale in cui verrà discussa la relazione del segretario. Tra i temi all’ordine del giorno anche la Festa dell’Unità di Torino, in programma dal 2 al 18 settembre, e a cui sta lavorando il segretario metropolitano Marcello Mazzù. Attesi, tra gli altri, Elly Schlein e Stefano Bonaccini.

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